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Giorno: 28 Giugno 2022

Intervista a Nicoletta Cosentino: le “Cuoche Combattenti” di Palermo.
Un progetto di cucina sociale per le donne vittime di violenza

Scritto da Alessia Rotolo – Italia che Cambia

Partendo dalla sua storia personale, Nicoletta Cosentino ha costruito percorsi di riscatto, di giustizia e di affermazione per tantissime donne. Sono le Cuoche Combattenti del suo progetto di cucina sociale, lanciato grazie al sostegno della rete antiviolenza e del microcredito di Banca Etica.

L’obiettivo del suo progetto è quello di favorire l’emancipazione economica delle donne vittime di violenza di genere. L’impresa sociale si muove nel concreto dando a queste la possibilità di allontanarsi da ambienti malsani e di porsi in un’ottica lavorativa attraverso il recupero, la produzione, la commercializzazione di ricette popolari tradizionali. Dal suo laboratorio artigianale nascono conserve e prodotti da forno, su tutti c’è l’etichetta antiviolenza e cioè dei messaggi che possano arrivare alle mani e al cuore di donne che stanno subendo violenza domestica.

«L’idea che avevo era realizzare qualcosa di forte, che arrivasse in casa di tante donne con un messaggio che le colpisse perché percepissero che sono vittime – spiega Nicoletta Cosentino –, poiché molte purtroppo non se ne accorgono. Io adesso so che voglio combattere la violenza sulle donne».

«Dopo la separazione io stessa ho fatto un percorso su me stessa che mi ha reso consapevole di quello che ho vissuto e di quello che vivono tante altre donne. Sempre grazie al Centro Le Onde Onlus ho svolto un tirocinio formativo in un laboratorio dolciario, dove ho riscoperto la mia passione per la cucina e mi sono innamorata del mestiere della produzione».

Nicoletta aveva voglia di proseguire quel cammino sulle proprie gambe e così ha cominciato la ricerca di finanziamenti che l’aiutassero nella fase di start up. Partecipa a un corso sull’imprenditorialità dove le insegnano a stilare un business plan e a tenere la contabilità, poi grazie a Banca Etica riesce ad accedere a un finanziamento di microcredito e da qui spicca il volo verso la libertà e l’autonomia, aiutando e accogliendo donne in tirocinio formativo che come lei hanno fatto un percorso al centro antiviolenza.

«A settembre 2017 ho cominciato la prima produzione a casa mia, da sola», continua Nicoletta. «La salsa di pomodoro pensavo di farla solo per casa mia e invece si è magicamente trasformata nella salsa di Cuoche combattenti. Nel 2019 ho aperto il laboratorio. L’etichetta antiviolenza è rivolta alle donne per smascherare gli abusi e rinsaldare l’autostima. Sono diversi i messaggi, tra i miei preferiti c’è “chi ti ama, ama anche i tuoi difetti” perché credo sia profondamente vero. Poi amo molto il nostro motto che è “mai più paura, mai più in silenzio, non siamo vittime ma combattenti”».

«Di solito purtroppo quando si parla di violenza domestica si pensa alla violenza fisica e alle botte, invece spesso è invisibile, ti rende fortemente insicura, senza autostima; avviene quando l’altro non fa altro che denigrarti, non necessariamente con insulti verbalmente violenti ma in modo subdolo con una sottile ironia che minimizza il tuo valore, la tua intelligenza e il tuo impegno».

“Volevo realizzare qualcosa di forte,
che arrivasse in casa di tante donne con un messaggio
che le colpisse perché percepissero che sono vittime.”

Questo lentamente sgretola l’autostima delle donne: «Entrati in questo circolo poi c’è la violenza economica, perché si porta la donna a non lavorare più, e poi c’è l’isolamento da parte dell’abusante, che ti allontana dai familiari e dagli amici. Quando sei dentro queste dinamiche non è facile percepirlo».

«Esistono diversi tipi e diversi gradi di violenza – aggiunge –, io avevo difficoltà a separarmi ma non mi vedevo come vittima perché ho avuto sempre un carattere forte. Quello che consiglio sempre alle donne vittime di violenza è senz’altro di denunciare sì, ma di farlo con il supporto di un centro antiviolenza, perché così si denuncia nel modo giusto».

Le denunce fatte di impulso infatti spesso vengono ritirare, invece il centro antiviolenza ti aiuta ad avere un piano, a pensare e capire. «Quando ho messo piede al centro antiviolenza ho raccontato la mia vita e, per la prima volta, mi sono percepita come vittima; da lì ho cominciato a combattere».

Italia che Cambia
“Italia che Cambia” è una testata giornalistica. Vogliamo creare strumenti che mettano insieme tutti gli attori silenziosi di quell’Italia che esiste ma che attualmente è invisibile dall’esterno, perché ignorata dai mass media. Vogliamo raccontare e rappresentare quei milioni di cittadini fino ad oggi esclusi dai circuiti informativi, offrendogli allo stesso tempo una serie di servizi fondamentali alla valorizzazione e alla messa in rete delle loro azioni. www.italiachecambia.org

STORIE DI VIAGGI, DI ISOLE E DI SOGNI
Un appuntamento alla Bibliopop da non perdere

 A cura della Biblioteca Popolare Giardino


Se
amate il mare, se avete ancora un sogno da spendere, se credete che la fantasia aiuti a vivere nella realtà… se vi piacciono le storie, sempre a patto che l’autore sia bravo a raccontarle… se nel fuoco di questa estate di guerra cercate la pace, un po’ di acqua, un vento nuovo che gonfi le vele… ecco un incontro che non potete assolutamente perdervi !

La Biblioteca Popolare Giardino vi invita alla presentazione di un libro affascinante
«Le Isole Dei Sogni Impossibili»
 dello scrittore e giornalista veneziano
 Riccardo Bottazzo 
dialogherà con l’autore Sergio Levrino

Vi aspettiamo
Venerdì 1 luglio 2022  ore 21.00 
Presso la Sala Polivalente di Vle.Cavour 189 (piano terra del Grattacielo) Ferrara

L’isola che c’è, quella che c’è stata, quella che non c’è più, quella che ci sarebbe: tante sono le isole che si intrecciano in questo libro.

.“Molto spesso sono giochi che sfuggono di mano, alcune volte tentativi di rendere concrete le utopie (libertarie, pacifiste o egualitarie), altre volte approdi di uomini in fuga da demoni antichi che, non di rado, riescono a raggiungerli. Sta di fatto che quasi tutte le storie di isole conquistate terminano con una sconfitta, eroica o farsesca.
Del resto, come scrive Riccardo Bottazzo, “l’isola è immersa dal mare e nel mare, prima o poi, tornerà a inabissarsi”.
Ma poiché “l’acqua non divide ma unisce le isole”… questa unione marina è alla base di quello che lui ha fatto in  Le isole dei sogni impossibili  (Il Frangente, 2022), una raccolta ricchissima di storie di circa cinquanta isole, grandi e piccole, immaginarie e reali, abitate o abbandonate, che hanno come comune denominatore il tentativo umano di dominarle per crearci un nuovo mondo”
Tratto da: Joshua Evangelista, “Le isole dei sogni impossibili”, pubblicato da Frontiere News del 22.06.

 

L’autore
Riccardo Bottazzo è
nato a Venezia, dove si ostina a risiedere, è giornalista professionista. La sua formazione scientifica lo ha portato a occuparsi di tematiche ambientali e a viaggiare in tutto il mondo per raccontare su quotidiani italiani e stranieri le battaglie, per lo più sconosciute, in difesa della propria terra da parte di popoli come i Waorani dell’Amazzonia equadoregna, gli Himba della Namibia e i Mapuche della Patagonia. Ha scritto reportage dalle zone di guerra, dall’Iraq, dalla Palestina, dalla valle della Bekaa, tra il Libano e la Siria. È stato osservatore ONU nelle prime elezioni libere dopo la guerra civile a El Salvador. Viaggiare per lui è uscire di casa e raccogliere storie, anche quelle che non tutti vogliono raccontare e che tanti preferiscono non ascoltare. Ma la sua grande passione rimane il mare e per vederlo sorridere basta infilarlo in una barca o portarlo su un’isola. È velista e istruttore subacqueo federale e ha svolto diverse ricerche archeologiche nella laguna.

Il Libro
Riccardo Bottazzo, Le isole dei sogni impossibili, illustrazioni di Roberto Bottazzo, Verona, Il Frangente, 2022.
Il libro è disponibile in tutte le librerie d’Italia o acquistabile sulle librerie on line e sul sito dell’editore ll Frangente. Naturalmente – questo è il consiglio della Biblioteca Popolare Giardino – la cosa migliore è comprarlo direttamente la sera della presentazione con la firma autografa dell’autore.

Cover: disegno a colori di Roberto Bottazzo realizzato per illustrare il volume.