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Da:  Ufficio Stampa Slow Food

Petrini: «Siate creativi e fantasiosi, portate idee e progetti per il futuro del pianeta»

«L’ambiente è la chiave che tiene insieme tutto il resto, dal lavoro all’economia, dalle questioni sociali al problema migratorio. Dobbiamo capire che il progresso ecologico e quello sociale devono andare di pari passo e alimentarsi a vicenda». Con queste parole, pronunciate in un videomessaggio trasmesso su www.terramadresalonedelgusto.com, il presidente del Parlamento europeo David Sassoli ha salutato l’inizio della tredicesima edizione del più importante evento dedicato al cibo buono, pulito e giusto, organizzato da Slow Food, Regione Piemonte e Città di Torino, che comincia oggi. «Terra Madre Salone del Gusto è una sfida italiana ma anche un incontro con il mondo che ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica verso la salvaguardia del pianeta e circa l’accesso a un cibo più buono, più pulito e più sostenibile» ha dichiarato Sassoli.

Una sfida non più rimandabile perché, ha aggiunto il presidente del Parlamento europeo, «lo sviluppo sostenibile non è solo condizione essenziale per il pianeta e l’umanità, ma anche un dovere verso le generazioni future». Sassoli ha quindi esortato a «investire nella sicurezza alimentare, migliorare la qualità della nutrizione, sostenere le economie locali, promuovere le biodiversità, evitare lo spreco», tutti temi per i quali la nostra associazione si batte da anni.

In videomessaggio è intervenuta anche Marie Haga, la vicepresidente del Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo (IFAD), l’agenzia delle Nazioni Unite con la quale da tre anni Slow Food porta avanti il progetto Empowering Indigenous Youth and Their Communities To Defend And Promote Their Food Heritage. «In occasione di Terra Madre, IFAD e Slow Food condivideranno le esperienze maturate durante questo progetto, organizzando cinque eventi per illustrare alcuni esempi di sistemi alimentari indigeni» ha annunciato Haga.

«Il cibo che mangiamo incide sulla nostra salute – ha aggiunto la vicepresidente di IFAD – eppure a volte ci sfugge che ciò di cui ci nutriamo, il consumo che ne facciamo, e il modo in cui quel cibo viene prodotto influiscono in modo cruciale anche sulla salute del pianeta».

L’inedita edizione 2020 di Terra Madre Salone del Gusto, inaugurata oggi e che proseguirà per sei mesi con appuntamenti online ed eventi in 160 Paesi del mondo, sarà l’occasione per ragionare su tutti questi aspetti: «Abbiamo bisogno di un cambio di paradigma per quanto riguarda l’economia e la sostenibilità, ripartire dalle tematiche della terra e dell’ambiente, avendo cura che i nostri comportamenti siano conseguenti» ha spiegato il presidente di Slow Food, Carlo Petrini.

Per farlo occorre l’impegno di tutti, in ogni angolo del pianeta. Terra Madre Salone del Gusto è, per la prima volta, letteralmente globale: un’opportunità inestimabile, un’occasione unica che coinvolgerà centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo. «Questo virus non ci permette di incontrarci fisicamente a Torino ma ci sta ponendo questioni a cui noi tutti dobbiamo rispondere. Abbiamo l’opportunità di discutere dei mari, delle montagne, dell’aria, della salute delle persone e di un’alimentazione che non sia così disastrosa come quella che questo sistema industriale di produzione del cibo ci consegna. Siate creativi, sviluppate le nostre tematiche – l’appello di Petrini – Vi chiedo grande fantasia, idee e progetti nuovi che possano diventare le gambe del nostro movimento e che possano essere esempio anche per altri» ha concluso il fondatore di Slow Food.

La giornata inaugurale prosegue con la prima delle grandi Conferenze, Nuove geografie e futuri possibili, alle 17 di oggi, in streaming sulla piattaforma web di Terra Madre Salone del Gusto 2020.

Interverranno: Franco Farinelli, già professore ordinario di Geografia dell’Università di Bologna e docente presso le Università di Ginevra, Los Angeles, Berkeley, e alla Sorbona di Parigi, autore del saggio L’invenzione della TerraPaul Collier, direttore dell’International Growth Centre (IGC), centro di ricerca economica con sede presso la London School of Economics, e autore dei saggi Il futuro del capitalismo e L’ultimo miliardoVirginie Raisson, analista in relazioni internazionali, specializzata in geopolitica prospettiva, direttrice del centro studi francese Lépac, e autrice dell’Atlante dei futuri del mondo. Modera: Davide Papotti, docente di geografia culturale presso l’Università degli Studi di Parma.

La più importante manifestazione dedicata al cibo buono, pulito e giusto, è organizzata da Slow Food, Città di Torino e Regione Piemonte con il patrocinio di Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali e Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare. L’edizione 2020 di Terra Madre Salone del Gusto è possibile grazie al sostegno delle aziende che credono nel progetto. Tra tutte citiamo i Platinum partner: Pastificio Di Martino, Unicredit, Lavazza, Acqua S.Bernardo, Quality Beer Academy; i Gold partner: Agugiaro&Figna, Astoria, BBBell. Con il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, Associazione delle fondazioni di origine bancaria del Piemonte. Con il contributo di IFAD, UE. In collaborazione con SANA e Turismo Torino e Provincia.

Ufficio stampa Terra Madre Salone del Gusto

Slow Food: Valter Musso 335 7422962 – Elisa Virgillito 345 2598615  – press@slowfood.it

Città di Torino: Luisa Cicero 011 011 21932 – luisa.cicero@comune.torino.it

Regione Piemonte: Donatella Actis 011 432 2549 – donatella.actis@regione.piemonte.it

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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