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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Deposito gas a Rivara, l’assessore regionale alle attività produttive Luciano Vecchi: “Per noi la vicenda del deposito a Rivara è chiusa. La Regione è pienamente convinta delle argomentazioni fornite a supporto del proprio operato e delle proprie decisioni e di quelle dei Ministeri chiamati in causa”

Bologna – «Per noi la vicenda del deposito a Rivara è chiusa. Lo attestano con chiarezza gli atti ufficiali della Regione e del Governo. E questa posizione sarà difesa in sede politica e giurisdizionale». Così l’assessore regionale alle Attività produttive Luciano Vecchi, su le affermazioni contenute nella relazione di bilancio 2013 di Independent Resources in merito all’ipotesi di stoccaggio di gas naturale in località Rivara di San Felice sul Panaro (Modena).
«La Società, com’era sua facoltà, ha presentato – aggiunge l’assessore Vecchi – ricorso al Tar. La Regione è pienamente convinta delle argomentazioni fornite a supporto del proprio operato e delle proprie decisioni e di quelle dei Ministeri chiamati in causa. Per inciso, stupisce che la Società interpreti a suo favore le conclusioni della Commissione ICHESE, che non ha fatto che certificare l’ovvietà che non possono esserci collegamenti tra attività mai effettuate ed il terremoto che ha colpito il territorio regionale nel 2012».
Sul progetto di stoccaggio gas Rivara «la Regione – prosegue Vecchi – si è espressa più volte negativamente, ribadendo ed argomentando sempre in maniera netta ed inequivocabile il proprio parere contrario».
Infatti, con apposite delibere della Giunta regionale (n. 1127/2007 e 211/2010) la Regione ha formulato il proprio parere negativo nell’ambito della procedura di VIA ministeriale e con un successivo atto (la delibera n. 512/2012) ha espresso il diniego dell’Intesa sull’istanza di accertamento preliminare avanzata dalla Società presso il Ministero dello Sviluppo Economico. Alla posizione assunta dalla Regione, hanno fatto seguito atti negativi da parte dei Ministeri dello Sviluppo economico e dell’Ambiente, e da ultimo, il 19 febbraio scorso, il provvedimento del Ministero dell’Ambiente che dispone definitivamente l’archiviazione della procedura di Via attivata da Independent Gas Management Srl nel 2006.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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