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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Deposito gas a Rivara. L’assessore regionale alle Attività produttive e Ricostruzione post sisma Palma Costi: “Il deposito del gas a Rivara non si fa, la vicenda è definitivamente chiusa dal febbraio 2014. Il ‘no’ è definitivo e rappresentare il contrario è solo un inutile e pretestuoso esercizio demagogico di disinformazione”

«La vicenda del deposito di gas a Rivara è definitivamente chiusa. Ciò è attestato con chiarezza da tutti gli atti ufficiali della Regione e del Governo tramite i ministeri competenti. Il ‘no’ è definitivo e rappresentare il contrario è solo un inutile e pretestuoso esercizio demagogico di disinformazione».
Così l’assessore regionale alle Attività produttive e alla Ricostruzione post sisma Palma Costi sulla vicenda dello stoccaggio di gas naturale in località Rivara di San Felice sul Panaro (Modena) risollevato, nei giorni scorsi, da alcuni esponenti politici in modo strumentale creando inutili timori tra i cittadini della area del sisma.
Sul progetto di stoccaggio gas Rivara «la Regione Emilia-Romagna – aggiunge l’assessore Costi – si è espressa più volte negativamente, ribadendo ed argomentando in maniera inequivocabile e netta il proprio parere contrario sulla base di evidenze scientifiche e tecniche».
Infatti, con apposite delibere della Giunta regionale (n. 1127/2007 e 211/2010) la Regione ha formulato il proprio parere negativo nell’ambito della procedura di VIA ministeriale e con un successivo atto (la delibera n. 512/2012) ha espresso il diniego dell’Intesa sull’istanza di accertamento preliminare avanzata dalla Società presso il Ministero dello Sviluppo Economico. A questo atto della regione segue nell’aprile del 2013 il decreto di rigetto della istanza di concessione di stoccaggio iniziale da parte del ministero dello sviluppo economico e nel febbraio del 2014 il ministero dell’Ambiente archivia il procedimento di valutazione di impatto ambientale sempre relativo allo stoccaggio di gas a Rivara. «Pertanto da più di un anno è certificato dagli atti – prosegue Costi – che il progetto è stato definitivamente bocciato in linea con la posizione di regione ed enti locali . Rappresentare il contrario è solo un esercizio pretestuoso e dannoso in una area dove la popolazione è già stata duramente provata dal sisma».
Mentre per quanto attiene al contenzioso sollevato, il 31 luglio 2014, davanti al Tar dell’Emilia-Romagna da parte della società “Rivara gas Storage Srl”, per l’annullamento degli atti statali e regionali «la Regione Emilia-Romagna in accordo con i ministeri – ha concluso l’assessore Costi – sta tutelando, in ogni sede, le posizioni e gli atti da essa assunti a difesa del territorio e degli enti locali sempre e solo nell’interesse di tutelare concretamente i nostri cittadini. Ricordo, infine, che il senatore Stefano Vaccari è impegnato affinché sia approvato nel collegato ambientale un emendamento che preclude la realizzazione di stoccaggi di gas in unita geologiche profonde»

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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