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da: Coordinatore Provinciale Sinistra Ecologia Libertà

Mercoledì 14 maggio, alle ore 15.00,presso il Bar Ariosto (P.zza Ariostea 13, Ferrara) i candidati della lista SEL alle prossime elezioni amministrative a Ferrara MASSIMILIANO DE GIOVANNI e CHIARA BONORA conversano con CAMILLA SEIBEZZI,consigliera del Comune di Venezia con delega per i Diritti civili, Politiche contro le discriminazioni e Cultura LGBTQ.

Un paese che non considera anche il tema dei diritti civili un’emergenza non è un paese civile. Questo è ciò che pensano Massimiliano De Giovanni e Chiara Bonora, che mettono a disposizione le loro conoscenze per favorire nuovi ponti e collegamenti, e contribuire alla creazione di nuove prospettive di inclusività per la città di Ferrara.
Partendo dall’esperienza di Venezia, i candidati per la lista SEL SINISTRA ECOLOGIA LIBERTÀ alle prossime elezioni amministrative a Ferrara incontrano e si confrontano con la consigliera comunale Camilla Seibezzi, delegata per i Diritti civili, Politiche contro le discriminazioni e Cultura LGBTQ e candidata al Parlamento Europeo con la lista L’ALTRA EUROPA CON TSIPRAS.
Perché Ferrara si spinga sempre più verso l’Europa dei diritti può essere necessario uno scambio di esperienze, di errori e soluzioni con chi ha già intrapreso azioni e percorsi che condividiamo e che vogliono diventare i nostri percorsi futuri.
PROPOSTE PER FERRARA:
– TUTELA DEI DIRITTI
Istituiamo sportelli comunali destinati alla difesa dei diritti e allo loro tutela contro ogni discriminazione di sesso e di orientamento sessuale, di razza e cittadinanza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali, come ci insegna l’articolo 2 della Costituzione italiana.

– CONTRASTO AL BULLISMO
Promuoviamo percorsi di prevenzione contro il bullismo non solo a sfondo omofobico nelle scuole (per dirigenti scolastici e docenti, personale ATA e genitori), nei luoghi di lavoro (dalla pubblica amministrazione alle aziende del territorio) e in tutti gli ambiti della vita quotidiana (dalla sanità fino ad arrivare al rapporto con le forze dell’ordine). Perché tutti possano riconoscere, comprendere, prevenire e contrastare i fenomeni discriminatori e di violenza.
– MATRIMONI PER TUTTI
Trascriviamo nei registri di stato civile a Ferrara i matrimoni tra persone dello stesso sesso celebrati all’estero.
– REGISTRO DELLE COPPIE DI FATTO
Riempiamo di contenuti il registro delle coppie di fatto a Ferrara, permettendo ai suoi iscritti non solo l’accesso alle graduatorie comunali, ma di essere equiparati in tutto e per tutto ai conviventi more uxorio.
– L’ABCD DE L’ÉGALITÉ
Educhiamo all’identità, all’alterità e alla diversità i bambini delle scuole materne di Ferrara, sul modello del programma formativo introdotto in Francia dal ministro dei Diritti delle Donne e portavoce del governo Najat Belkacem-V allaud. Per una cultura dell’accoglienza in cui la differenza non sia una rappresentazione negativa che deve essere superata, quanto piuttosto un valore per l’autonomia e il pieno sviluppo della soggettività individuale e collettiva.
Interverranno all’incontro:
MASSIMILIANO DE GIOVANNI è capolista per Sinistra Ecologia Libertà alle prossime elezioni amministrative a Ferrara. Consigliere Nazionale Arcigay e Presidente di Arcigay Ferrara, ha dato vita a TAG – Festival di Cultura LGBT per educare alla libertà contro gli stereotipi di genere e lottare contro le disuguaglianze profonde che resistono oggi più che mai nella nostra società. Partecipa insieme alle altre associazioni LGBT del territorio a progetti di prevenzione al bullismo anche omofobico nelle scuole superiori.
CHIARA BONORA è candidata per Sinistra Ecologia Libertà alle prossime elezioni amministrative a Ferrara. Attivista dell’associazione Famiglie Arcobaleno, è stata una tra i promotori del Protocollo Interistituzionale per il Contrasto all’Omofobia, Lesbofobia e Transfobia, siglato tra le associazioni LGBT e le Istituzioni ferraresi, al quale tuttora partecipa. Ha collaborato con l’Università di Ferrara nella realizzazione di corsi per educare alle differenze familiari e combattere l’omofobia. Partecipa insieme alle altre associazioni LGBT del territorio a progetti di prevenzione al bullismo anche omofobico nelle scuole superiori. Si è sposata in Spagna con la sua compagna con la quale ha avuto due figlie. A Ferrara ha fatto regolare domanda di matrimonio in Comune, si è opposta in tribunale al diniego ricevuto e il suo caso è arrivato in Corte Costituzionale portando così l’attenzione sui matrimoni omosessuali anche a livello nazionale.
CAMILLA SEIBEZZI è stata eletta nel 2010 Consigliere Comunale e nominata Presidente della VI Commissione Consigliare del Comune di Venezia: attività culturali, cittadinanza delle donne, cultura delle differenze, promozione della città dellesue tradizioni e manifestazioni storico culturali, qualità urbana, politiche culturali, turismo. Nel 2013 è stata nominata dal Sindaco del Comune di Venezia delegata ai Diritti Civili, Politiche contro le discriminazioni, Cultura LGBTQ. Oggi è candidata alle elezioni europee nel collegio Nord Est con la lista L’ALTRA EUROPA CON TSIPRAS.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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