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La Regione ha stanziato un milione in più rispetto allo scorso anno. In trattativa con il Governo per avere maggiori risorse.

L’assessore Patrizio Bianchi: “L’Emilia-Romagna è la Regione che investe di più in diritto allo studio e l’unica che ha sempre garantito il 100 per cento delle borse, e anche quest’anno è il nostro obiettivo e chiediamo a tutti di impegnarsi al massimo per raggiungerlo”.

Bologna – Prosegue la trattativa con il Governo per avere maggiori risorse da destinare al diritto allo studio universitario e per garantire anche per questo anno accademico la copertura delle borse al 100 per cento degli studenti idonei. Entro dicembre sarà pagata la borsa all’85,2% degli studenti che ne hanno il diritto. Agli idonei non assegnatari di borsa sarà garantita la gratuità dell’alloggio e del servizio di mensa. È quanto che ha detto oggi l’assessore regionale all’Università, Patrizio Bianchi, durante la riunione della Consulta degli studenti universitari, l’organismo regionale che riunisce una rappresentanza degli studenti eletti nei Consigli studenteschi degli atenei dell’Emilia-Romagna.
“Il decreto del Ministero di riparto del Fondo Integrativo nazionale ancora non è stato definito- ha detto Patrizio Bianchi- Il riparto quest’anno sarà basato sui fabbisogni storici e non su quelli reali dell’anno accademico di riferimento, e in Emilia-Romagna quest’anno gli studenti fuori sede sono aumentati del 20,03%”.
“La Regione ha già stanziato sul diritto allo studio universitario 22 milioni di euro, un milione di euro in più rispetto allo scorso anno, ma con la quota di Fondo che al momento è garantita all’Emilia-Romagna a livello ministeriale possiamo coprire l’85,2% degli aventi diritto- ha aggiunto Bianchi-. Un risultato che non ci soddisfa, l’Emilia-Romagna è la regione che investe di più in diritto allo studio e l’unica regione che ha sempre garantito il 100 per cento delle borse, e anche quest’anno è il nostro obiettivo e chiediamo a tutti di impegnarsi al massimo per raggiungerlo”.
Per garantire il maggior numero di studenti aventi diritto, il valore della borsa di studio sarà riportato a livello economico della borsa ministeriale, leggermente inferiore a quella garantita negli anni passati da Ergo (Azienda regionale per il diritto allo studio). La scelta è stata condivisa con i rappresentanti degli studenti della Consulta.
L’assessore Patrizio Bianchi si è impegnato a scrivere alla ministra Fedeli ad affrontare il tema con le altre Regioni in seno alla IX Commissione della Conferenza delle Regioni, oltre a fare il punto della situazione del diritto allo studio in sede di Conferenza Regione-Università.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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