Skip to main content

Da: APS Massaga Produzioni

Parte dal Circolo Arci Bolognesi venerdì 12 ottobre 2018, il primo appuntamento con “Do You Live Me?”, rassegna di concerti organizzati dall’APS Massaga Produzioni in collaborazione i due locali di riferimento della musica live a Ferrara, Circolo Arci Bolognesi e Circolo Arci Black Star.
La programmazione prevede 2 concerti al mese (1 per ogni locale) fino a primavera 2019, dove l’associazione ha lo scopo mettere sul palco della città i progetti nazionali che produce insieme ad artisti e band ferraresi di rilievo

Massaga Produzioni è una nuova e giovane Associazione, nata a settembre 2017 da un consolidato gruppo di produttori e musicisti ferraresi, da anni attivi nell’ambito discografico nazionale, allo scopo di svolgere tutte le attività inerenti alla divulgazione dell’arte musicale.
Nell’arco del primo anno di attività, ha dato vita a diversi progetti di artisti nazionali, seguendo le fasi di produzione ma anche di progettazione della promozione, oltre alla realizzazione di videoclip e concerti. www.massagaproduzioni.it – www.facebook.com/massagaproduzioni

EVENTO 12 OTTOBRE PRESSO CIRCOLO ARCI BOLOGNESI – www.facebook.com/events/241546546530414/
L’apertura degli eventi live della nuova stagione è affidata a due band che si alterneranno sul palco del Circolo Bolognesi dalle ore 22:00. Ingresso gratuito riservato ai soci Arci. Dj Set After Show con Dj Tebo

ZAGREB (rock da Treviso/Padova)
Band già nota nella scena underground nazionale per la produzione del precedente disco con Manuele Fusaroli (The Zen Circus, Giorgio Canali, Nada, Andrea Mirò, Il Teatro Degli Orrori) e per la lunga serie di concerti che li ha visti protagonisti di palchi prestigiosi, come l’apertura ai Lacuna Coil. Anticipato dal singolo “Nel Buio”, esce in cd ed in digitale il 26 gennaio 2018 il nuovo e secondo album “Palude” dei Zagreb, distribuito e promosso da Alka Record Label. Protagonisti di un lungo tour invernale e con una serie di date etive, che li ha portati lungo tutta la penisola, che li consacra come una delle relatà più interessati ed attive del panorama azionale.
Disponibile dal 28 settembre “Berlino”, il terzo singolo estratto dal nuovo disco, in rotazione radio.
Info: www.alkarecordlabel.com/artisti/zagreb/

DUBBY DUB (Garage/Rock da Ferrara)
Il progetto Dubby Dub nasce nel 2001 nella provincia di Ferrara dalle menti dei fratelli Mauro e Andrea Pulga, allora voce e btytasso degli H-strychnine, conosciuta band della scena hard-core italiana ed Enrico Negri, noto musicista della zona, nonché cantante dei Noise e batterista dei Charlest One. Dopo qualche anno di stop, la band ferrarese torna in piena attività live nel 2010 con l’aggiunta della nuova chitarra di Flavio Tomei. Nel Marzo 2011 il disco “Rock’n’roll head”, vede finalmente le stampe con l’etichetta Alka Record Label.
Il 27 marzo 2012 esce il secondo disco dei Dubby Dub dal titolo “Sorry, no dub!” con la collaborazione di Alka Record Label e l’etichetta Ammonia Records, distribuito nei negozi di dischi da Andormeda
Il 6 ottobre 2017 la band pubblica con Buil2kill Records, in distribuzione nazionale con Audioglobe e in europa con Code, il terzo capitolo dal titolo “Empty Nation”

IL CALENDARIO FINO A DICEMBRE 2018
BLACK STAR
16 novembre 2018 I Plebei + Delef
23 novembre 2018 Mr.Hope + Enrico Cipollini
28 dicembre 2018 On The Moon + Mery Pollege

BOLOGNESI
12 ottobre 2018 Zagreb + Dubby Dub (Dj Tebo)
09 novembre 2018 Balto + Bloe Joe (Dj Viola)
14 dicembre 2018 Leonardo Angelucci + Argento (Dj Audjokan)

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it