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da: ufficio stampa Ferrara Fiere Congressi

Non ha bisogno di presentazioni, Cristina D’Avena. E domani (domenica 27 dicembre, ndr), sarà proprio lei l’ospite d’onore di Winter Wonderland – Natale in Giostra, l’evento organizzato da Catterplanet e F.lli Bisi (partner Ferrara Fiere), che proseguirà per tutta la durata delle vacanze natalizie, fino a mercoledì 6 gennaio, per poi riprendere nei weekend del 9-10 e del 16-17 gennaio.
La celebre e amatissima interprete di sigle di cartoni animati – dai Puffi a Doraemon, solo per citarne un paio – si esibirà alle 17.30, insieme al musicomico Andrea Poltronieri, nell’ambito di “Winter in Fiaba” e di “Winter Food”, e sarà preceduta e seguita da animatori che intratterranno i bambini sui temi di fiabe famose.
Icone a parte, la manifestazione dei record – è l’evento fieristico italiano più lungo e il parco divertimenti indoor più esteso (ventimila metri quadrati di superficie allestita) –, offrirà per tutta la giornata (cioè dalle 10 alle 21) ben trenta tra giostre e attrazioni: l’Autoscontro e il Brucomela, il Tagadà e il Castello incantato, le Waterball per camminare sull’acqua, il Free Fall per lanciarsi sui cuscini d’aria da un’altezza di sei metri, il labirinto di cristallo di Game City, il Saltamontes e il cinema 5D.
Non-stop anche la baby dance, il face painting, i laboratori (tre sessioni: 10.30, 15.30 e 18.30) e l’emozionante spettacolo di “Winter Circus”, il circo senza animali (11.00, 16.30 e 18.30), intercalati alle 17.00 dal “Ballo di Winterello” (la mascotte di Winter Wonderland) e alle 17.30 dallo spettacolo di burattini, mentre i bambini e gli adulti più dinamici potranno fare evoluzioni sulla nuovissima pista di pattinaggio sul ghiaccio al coperto.
Non meno all’insegna del divertimento, la giornata di lunedì 28 dicembre (apertura dalle 14.00 alle 21.00): oltre a giostre e show, è in programma la Festa delle Scuole, che consentirà agli alunni di tutti gli istituti di Ferrara e provincia di entrare gratis in Fiera e di usufruire di omaggi e riduzioni.
Nell’area ristorazione i visitatori troveranno un ristorante-pizzeria, una piadineria e una gelateria, oltre a una vasta offerta di dolciumi.
Il biglietto intero costa 4 € e quello ridotto 3. La grande novità di quest’anno è la possibilità di acquistare dal sito winterwonderlanditalia.com il braccialetto giornaliero da 19,90 €, per avere accesso illimitato a tutte le giostre (ma non alla pista di pattinaggio).
Interessanti convenzioni alberghiere, per i turisti che vogliono soggiornare a Ferrara.
Winter Wonderland – Natale in Giostra è patrocinato dalla Regione Emilia-Romagna, dal Comune e dalla Camera di Commercio di Ferrara; main sponsor, McDonald’s e Cassa di Risparmio di Cento.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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