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Da: Organizzatori
Nella sede del comitato elettorale di Azione Civica per Roberta Fusari Sindaca, in via Mazzini 45, domani, venerdì 15, alle 18, la candidata presenterà i cardini del programma elettorale nonché il nuovo simbolo. L’incontro pubblico è aperto a tutti i cittadini, alla stampa e ai mezzi di comunicazione, ai candidati delle liste civiche che in questi mesi si sono presentate alla città, ai promotori delle iniziative che da mesi stanno elaborando programmi e proposte per Ferrara, ai rappresentanti e ai militanti dei partiti, in particolare a quelli più vicini all’iniziativa di Azione Civica, ai rappresentanti delle forze economiche, produttive e delle organizzazioni sindacali, alle associazioni e al mondo del volontariato.
I CARDINI DEL PROGRAMMA ELETTORALE
Roberta Fusari illustrerà le linee generali del programma elettorale, incentrato su tre emergenze, otto obiettivi prioritari, otto grandi progetti urbani per la Ferrara del futuro e un’ambiziosa visione strategica di lungo periodo. Le linee generali nascono dalla partecipazione degli abitanti, sintetizzano il lavoro di questi mesi e delineano i principali temi nei quali sarà ancora possibile inserire ulteriori spunti, idee e dettagli che possono nascere dalle prossime iniziative. La candidata sarà sempre presente al Bar Fiorella, nel Piazzale della Stazione, ogni mercoledì mattina, e proseguirà il tour elettorale nei quartieri della città e nelle frazioni. Più smart è l’iniziativa “Dillo a Roberta” – basta scrivere a roberta@robertafusarisindaca.it – mentre rimarrà sempre aperta all’ascolto la sede in via Mazzini 45, grazie al contributo dei cittadini volontari.
Per chi parteciperà, sarà l’occasione di interagire con Roberta Fusari, apportando proposte, avanzando osservazioni e anche critiche, nel rispetto delle migliori esperienze di partecipazione pubblica, arricchimento reciproco e condivisione delle scelte, con la consapevolezza che le prossime elezioni amministrative saranno un momento cruciale per la Ferrara dei prossimi vent’anni. L’impegno dell’unico candidato donna oggi in campo a Ferrara, una professionista, madre, amministratrice, architetto del paesaggio, esperta di rigenerazione urbana attraverso progetti di riqualificazione in sinergia con imprese e grandi gruppi finanziari privati, rappresenta quella novità e quella capacità di cambiamento di cui Ferrara ha enormemente bisogno per guardare al futuro con maggiore ottimismo e dinamicità. Una candidatura femminile che ha onorato, ricordandola pubblicamente l’8 marzo scorso, la grande figura di Luisa Gallotti, la prima sindaca donna di Ferrara nel 1950 e la prima sindaca donna italiana in assoluto, assumendosi così l’impegno di ripartire dalle persone, dalle famiglie, dai servizi per il loro benessere, dall’ambiente inteso sia come condizione primaria per una migliore salute collettiva, sia come principale strumento per la creazione di lavoro, economia e valore, per gli abitanti di oggi ma, soprattutto, per i giovani.
FRIDAYS FOR FUTURE
Proprio perché il programma elettorale guarda primariamente al futuro, Roberta Fusari coglie l’occasione per annunciare la partecipazione sua, dei suoi figlie e degli attivisti di Azione Civica al Fridays For Future, lo sciopero dei giovani di tutto il mondo che per la prima volta avverrà contemporaneamente in migliaia di città e anche a Ferrara, domani mattina, dalle 9 alle 13.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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