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Da: Organizzatori

Capolavori del Rinascimento Ferrarese nella Pinacoteca Nazionale di Palazzo dei Diamanti, alla scoperta della Certosa di Ferrara e itinerario alla ricerca della città sacra attraverso i Monasteri di Sant’Antonio in Polesine, del Corpus Domini e la Basilica di Santa Maria in Vado.

Domenica 13 ottobre ore 10.30, in un mondo meraviglioso: lo splendido edificio di Palazzo dei Diamanti non è solo il cuore dell’Addizione Erculea e il più noto contenitore ferrarese delle grandi mostre d’arte, bensì la sede storica della Pinacoteca Nazionale di Ferrara qui collocata nel 1842 ed oggi divenuta parte importantissima delle Gallerie Estensi di Ferrara, Modena e Sassuolo. E’ l’occasione per scoprire il nuovo allestimento e “nuove” opere d’arte rese finalmente fruibili al grande pubblico collocate in un percorso comprendete i maggiori capolavori del Rinascimento ferrarese tra le quali opere di Dosso e Battista Dossi, Garofalo, Carpaccio, Bastianino, Scarsellino e Carlo Bononi.

Appuntamento e partenza alle ore 10.30 davanti all’ingresso di Palazzo dei Diamanti. Ingresso adulti euro 6, gratuito minori anni 18, ridotto studenti, soci COOP ecc. euro 4. La partecipazione alla visita guidata è rigorosamente ad offerta libera! Non occorre la prenotazione. Durata circa 90 minuti.

Domenica 13 ottobre ore 16.00, Necropolis: oggi la Certosa rinascimentale di San Cristoforo edificata per volontà del Duca Borso d’Este, Cimitero Monumentale di Ferrara, è tornata ad essere accessibile. Si tratta di una occasione straordinaria per ripercorrere due secoli di storia locale e nazionale, in uno dei complessi monastici tra i meglio conservati del Rinascimento ferrarese. L’itinerario ha inizio con l’ingresso nel Tempio di San Cristoforo alla Certosa, la visita prosegue negli spazi del monastero trasformato in Camposanto a partire dal 1811. Vedremo le memorie della Ferrara estense, pontificia, giacobina e risorgimentale, i luoghi di sepoltura dei martiri della Rivoluzione Fascista e della Resistenza al fascismo, le memorie dei tanti caduti nelle due guerre mondiali nonché dei più noti artisti ferraresi: Giovanni Boldini, Gaetano Previati, Giuseppe Mentessi, Filippo De Pisis. La Certosa è infatti un Bene Comune di proprietà pubblica custode non solo della pietas cittadina ma di frammenti significativi di arte e storia italiana ed internazionale e davvero, è il caso di dire….vale una gita!

Appuntamento e partenza davanti all’ingresso di San Cristoforo alla Certosa ore 16.00. Non occorre la prenotazione!

Lunedì 14 ottobre ore 15.30, Miracoli: Appuntamento alle ore 15.30 davanti all’ingresso del Monastero di Sant’Antonio in Polesine in vicolo Gambone (traversa di via XX Settembre e via Beatrice II d’Este). L’itinerario alla scoperta dei Miracoli della Beata Beatrice II d’Este e di Santa Caterina Vegri conduce alla visita dei Monasteri di Sant’Antonio in Polesine e del Corpus Domini per concludersi al Santuario del Miracolo Eucaristico del Preziosissimo Sangue all’interno della Basilica di Santa Maria in Vado.
Partecipazione rigorosamente ad offerta libera! Non occorre la prenotazione! Durata circa due ore.

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Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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