Skip to main content

da: ufficio stampa Coldiretti Ferrara

Mucche, asini, pecore, cani e gatti in piazza a Ferrara per la benedizione di Sant’Antonio Abate, Patrono degli animali

Molte le iniziative in tutta Italia nella ricorrenza del Santo Patrono protettore degli animali che si festeggia domenica 17 gennaio, anche con feste popolari ed esibizioni. Anche a Ferrara molto sentita questa festività tra gli agricoltori.
Mucche, asini, pecore, galline, conigli, cani e gatti domenica prossima 17 gennaio 2016 di prima mattina lasciano stalle, fattorie e case per invadere le piazze di Paesi e Città per la tradizionale benedizione di S.Antonio Abate, il Patrono degli animali. Si tratta di una ricorrenza molto partecipata nelle città e nelle campagne italiane dove viene ricordata con feste ed esibizioni, secondo la tradizione popolare. Un appuntamento che rappresenta spesso anche una occasione unica per conoscere il variegato popolo che anima le fattorie italiane, soprattutto per i piu’ piccoli.
Le iniziative sono numerose lungo tutto lo stivale, tra le altre, a Novara in Piemonte l’appuntamento è alle 10 all’agrimercato in largo Leonardi per la benedizione degli animali domestici e degli allevamenti mentre a Pianella di Pescara in Abruzzo vitelli, agnelli, anatre e polli in piazza per la gioia dei bambini alle 9.30 con il raduno in Piazza Garibaldi. E ancora in Campania a Torre del Greco (Napoli) dalle 8 alle 12 nel parcheggio Corallo di fronte alla Villa Comunale in collaborazione con la Parrocchia di Santa Marie delle Grazie e la Pro Loco, a Massa Carrara al Santuario dei Quercioli in Toscana dove i parroci fanno visita alle prime luci della mattina alle stalle per benedire capre, agnelli, mucche, cavalli, asini, galline e anatre ed insieme a loro tutti gli animali che compongono la straordinaria varietà dell’aia contadina mentre all’altare, durante la santa messa che inizia alle 10.00 sono pronti a sfilare gatti, cani, tartarughe, pappagallini, pesci rossi, animali esotici, rari e curiosi, criceti e furetti. In Lombardia a Vigevano (Pavia) in piazza Ducale nella mattinata del 17 gennaio Coldiretti allestirà il recinto con asini, cavalli e animali da cortile per la tradizionale benedizione mentre in Emilia a Piacenza a Groppallo di Farini l’appuntamento presso la Chiesa di Santa Maria Assunta alle 11:00 per la benedizione degli animali (cani, gatti, cavalli, capre, bovini, pony, conigli), ma pecore, asinelli fino ai pesci rossi in boccia saranno presenti alle 10.30 anche a Borgoforte di Anguillara Veneta in provincia di Padova in Veneto per la benedizione. In Sicilia a Ispica in provincia di Ragusa alle 9.30 la sfilata dei mezzi agricoli e dei cavalli lungo la via Mario Rapisarda che giungeranno sul sagrato della Basilica della Santissima Annunziata dove saranno benedetti per la Giornata del Ringraziamento della Coldiretti.
Anche a Ferrara la devozione al protettore degli animali è ancora viva, e i santini e calendari con il ritratto di S. Antonio sono ancora presenti in molte stalle e molti allevamenti, piccoli ograndi.
Nella ricorrenza di domenica non mancano anche nella nostra provincia appuntamenti con la Benedizione degli animali domestici, che in diversi paesi è già in corso con la visita dei parroci presso le aziende agricole dove si allevano gli animali, e che vede anche occasioni per i cittadini di invocare la protezione del Santo, spesso raffigurato con un maialino ai suoi piedi.
Segnaliamo la Messa con la benedizione degli animali domestici (cani, gatti, ecc.) che si terrà nella Chiesa di San Gregorio Magno a Ferrara (con entrata in via del Cammello,21) con i seguenti orari 14,30-18,30 e quella della Chiesa di Francolino, presso il “Cisulin” con la benedizione degli animali tra le 14 e le 15.30, cui seguirà la Messa in onore di S.Antonio Abate ed alle 16.00 la processione per la benedizione del Po e per finire alle 16.20 un convivio con vin brulè offerto dagli abitanti della piazza.
Nella giornata sarà presentato lo studio della Coldiretti sulla presenza deglianimali nelle case degli italiani.

tag:

COLDIRETTI


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

Top Five del mese
I 5 articoli di Periscopio più letti negli ultimi 30 giorni

05.12.2023 – La manovra del governo Meloni toglie un altro pezzo a una Sanità Pubblica già in emergenza, ma lo sciopero di medici e infermieri non basterà a salvare il SSN

16.11.2023 – Lettera aperta: “L’invito a tacere del Sindaco di Ferrara al Vescovo sui Cpr è un atto grossolano e intollerabile”

04.12.2023 – Alla canna del gas: l’inganno mortale del “mercato libero”

14.11.2023 – Ferrara, la città dei fantasmi

07.12.2023 – Un altro miracolo italiano: San Giuliano ha salvato Venezia

La nostra Top five
I
 5 articoli degli ultimi 30 giorni consigliati dalla redazione

1
2
3
4
5

Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

1
2
3
4
5

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it