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da: Circolo Arci Zone K

Domenica 20 Dicembre il Circolo Arci Zone K in collaborazione con Roots Music Club è lieto di presentare il concerto di Alice Pisano, ultimo live del Circolo prima delle meritate ferie natalizie, in attesa di una nuova stagione concertistica che si prevede di assoluto prestigio.
Alice, classe 1994 e attualmente residente a Londra dove frequenta l’Academy of Contemporary Music, si avvicina alla musica fin da piccola, studiando canto, pianoforte e chitarra.
Comincia a scrivere pezzi originali con la indie-rock band Down The Rabbit Hole, che in due anni vince diversi concorsi in tutta Italia e si esibisce nell’ambito del Pistoia Blues Festival 2014.
Dopo lo scioglimento del gruppo Alice si dedica a un suo progetto di brani originali che incide per il suo primo EP autoprodotto dal titolo “Something Good”, e nello stesso periodo comincia ad esibirsi da sola live con chitarra e pianoforte, a Bologna apre il concerto di Kenny Brawner, e affianca il cantautore americano Hayward Williams nel suo tour italiano, aprendo alcuni suoi show (Bologna, Padova, Treviso) e duettando con lui in alcuni suoi brani. Nella sua permanenza a Londra, suona in numerosi locali della città attirando l’attenzione di svariati produttori.
Alice è reduce da un trionfale Buscadero Day Festival sul lago di Pusiano (CO), dove si è imposta come unica artista italiana a suonare un double set (Sabato 11 Luglio sul palco acustico e Domenica 12 Luglio sul Main Stage), e dove ha duettato in varie occasioni con l’istrionico songwriter canadese Bocephus King.
Per l’occasione il Circolo farà gli auguri a tutti i Soci brindando a questi primi fantastici sei mesi di attività con spumante e panettone di rito.
Apertura prevista per le ore 18. Inizio concerto puntuale ore 21. Ingresso Up To You e riservato ai soci Arci. Per informazioni e prenotazioni posti (ricordiamo che sono limitati) il numero da chiamare è il 346.0876998.

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PAESE REALE

di Piermaria Romani

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Pescando un pesce d’oro
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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
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Francesco Monini
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