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da: ufficio stampa Ferrara Tchoukball

Domenica 8 novembre a Empoli il Ferrara Tchoukball debutta nel campionato di Serie A 2015 – 2016. Il Tchoukball italiano manda in scena la decima edizione del campionato nazionale di massimo livello, proponendo la più ampia diffusione possibile: grazie alla promozione della squadra di Empoli il campionato a dieci squadre coinvolge società di 5 diverse regioni con Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Toscana che si aggiungono alla Lombardia dove il Tchoukball ha iniziato la propria storia in Italia.
Sfide inedite, quindi, attendono le nostre due squadre che si presentano all’avvio della stagione nel mezzo di una vera e propria rivoluzione.
Abbandoni, ritorni, nuovi arrivi ed assenze momentanee hanno consigliato di rimescolare i giocatori di Serie A formando due squadre di pari livello (almeno sulla carta).
Los Cornetteros, che per due anni consecutivi hanno conquistato la seconda piazza nella corsa al titolo italiano, si sono ridistribuiti fra le due compagini ferraresi facendo venir meno il modello precedente con una squadra di vertice e una che gioca per non retrocedere. Ora gli obiettivi sono gli stessi per entrambe le formazioni: vivere una stagione con meno investimento sul risultato e più sulla crescita complessiva del movimento del Tchoukball ferrarese.
L’ennesima sfida per i nostri tchoukers: la ricerca dell’esperienza per i tanti debuttanti evitando, se possibile le insidie della bassa classifica. Nulla è scontato: tolti Saronno e Rovello che puntano entrambe allo scudetto, nel resto del torneo si intravede un sostanziale equilibrio. Le prime partite, quindi, potranno dire già qualcosa sul percorso dei due team estensi (Los Cornetteros e Conad) formate da meno di un mese e quindi ancora alla ricerca della giusta amalgama. Il calendario propone per entrambe le formazioni estensi la partita coi Lendinara Celtics, segnalati in crescita verso i quartieri alti della classifica, quella coi padroni di casa White Wallers Empoli e il derby Los Cornetteros – Conad. Partite senza pronostico fra squadre rinnovate: permetteranno ai nostri portacolori di avere una più chiara visione della praticabilità dei propri obiettivi annuali.

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Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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