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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Politiche per la salute e Scuola – “Sali sulla nuvola rossa”: al via il concorso regionale dedicato gli studenti delle superiori per promuovere la donazione di sangue. In palio Ipad Mini e borse di studio. In Emilia-Romagna in aumento il numero dei donatori tra i 18 e i 25 anni

Comunicare, attraverso un messaggio o un video, che donare il sangue è importante. Anzi, vitale. E’ l’invito che la Regione (assessorati Politiche per la salute e Scuola), in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale e le associazioni Avis e Fidas, rivolge agli studenti degli ultimi due anni delle scuole secondarie dell’Emilia-Romagna con la seconda edizione del concorso “Sali sulla nuvola rossa”. Per partecipare basta registrarsi sul sito www.lanuvolarossa.it: un’applicazione web guida il navigatore nel percorso di creazione del messaggio o di caricamento del proprio filmato. I lavori possono essere proposti sia da singoli studenti che da gruppi, ed essere condivisi sui principali social network (facebook, twitter). Nelle gallery di Nuvola rossa è possibile votare quelli che piacciono di più. Messaggi e video vanno presentati entro il 28 marzo 2015; si può concorrere con più di un lavoro.

Giuria e premi
Una giuria di esperti, che terrà conto anche dei voti espressi sul web, sceglierà nei prossimi mesi le idee più creative sul tema della donazione di sangue, premiando con un Ipad Mini il messaggio e il video giudicati migliori in assoluto. Sono previsti inoltre premi provinciali: per le opere realizzate da gruppi, una borsa di studio del valore di 400 euro all’istituto scolastico di appartenenza; per le opere realizzate da singoli, cuffie hi fi del valore stimato di 100 euro all’autore/autrice e una borsa di studio del valore di 300 euro all’istituto scolastico di appartenenza. Una borsa di studio da 500 euro andrà infine alla classe e all’istituto con più partecipanti.
Negli istituti scolastici di tutta la regione sono in distribuzione una cartolina e una locandina che spiegano come partecipare. I materiali sono scaricabili dal sito web, compreso il regolamento del concorso. Per saperne di più, insegnanti e studenti possono scrivere a info@lanuvolarossa.it. Per informazioni, si può consultare anche il sito web del Servizio sanitario regionale dell’Emilia-Romagna salute.regione.emilia-romagna.it oppure il sito della Rete regionale sangue www.donaresangue.it. Lo scorso anno sono stati 272 i lavori presentati da 75 istituti scolastici di tutta l’Emilia-Romagna (246 messaggi/opere grafiche e 26 video).

I “giovani” donatori di sangue in Emilia-Romagna
“Sali sulla nuvola rossa” è anche il messaggio della campagna regionale per promuovere le donazioni di sangue: si rivolge in particolare ai più giovani e li invita a essere protagonisti, sia diventando donatori che promuovendo la donazione di sangue nella propria comunità di riferimento, ovvero amici, compagni di scuola, familiari. Secondo gli ultimi dati disponibili del Centro regionale sangue, al 31 dicembre 2013 in Emilia-Romagna i donatori tra i 18 e i 25 anni erano 16.784: un dato in lieve aumento rispetto all’anno precedente (quando erano 16.635). Dei 149 donatori in più, 123 sono ragazze.

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

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Francesco Monini
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