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Comunicato stampa FIALS.
Donne, Fials: Lavorano di più degli uomini, rinunciano alla carriera per curare i familiari: lo rileva sondaggio su infermiere e professioniste sanitarie.
I risultati saranno presentati il 18 maggio nel webinar “Parità di genere: promuovere le pari opportunità e implementare le politiche di conciliazione vita lavoro”.
13 mag. – Lavorano di più dei colleghi uomini, rinunciano ad avere una vita sociale e a fare carriera per prendersi cura di parenti che ne hanno bisogno: sono le professioniste sanitarie, per metà infermiere, seguite da oss, personale amministrativo, tecnici TSRM, ostetriche e medici, che hanno partecipato al sondaggio Fials ‘Quale parità di genere sui luoghi di lavoro in sanità’, diffuso nell’aprile scorso su tutto il territorio nazionale e rivolto alle diverse professionalità coinvolte nel mondo della sanità, sia pubblica (quasi al 90%) che privata. Più del 59,2% del campione ritiene che avere un figlio rappresenti un problema per la crescita professionale, mentre per il 53% un ostacolo ancor più grande alla carriera è costituito dall’assistenza ai familiari. Ma tra loro, sorprende il 42,4% che dichiara di non sentirsi discriminata.
“Emerge una scarsa consapevolezza delle disuguaglianze, che faticano ad essere identificate dalle donne in primis come discriminazioni di genere. Un risultato eclatante che descrive ancora una volta quanto il gender gap corrisponda ad un deficit culturale di difficile sradicamento: su questo dobbiamo lavorare per cambiare approccio, anche con corsi di formazione proprio in un ambito prettamente femminile quale la sanità attuale, dove il 70% della forza lavoro è donna ma solo il 25% occupa posizioni di leadership. E lo faremo in un incontro online in cui illustreremo le proposte del sindacato per sanare il divario imbarazzante che divide così tanto donne e uomini nel mondo del lavoro”. Così Elena Marrazzi, responsabile del Coordinamento Donne Fials, annuncia il webinar del 18 maggio.
Durante la pandemia, le donne in sanità hanno ricoperto un ruolo fondamentale, ma nonostante i riconoscimenti al livello governativo, sono state del tutto estromesse dalla gestione istituzionale di vertice dell’emergenza Covid-19. “Con il workshop ‘Parità di genere: promuovere le pari opportunità e implementare le politiche di conciliazione vita lavoro’, auspichiamo di riuscire a fornire un contributo – spiega Marrazzi – che possa rispecchiare le difficoltà reali delle donne con una fotografia attuale del territorio nazionale, affinchè l’argomento delle discriminazioni non sia un tema che possa essere trascurato, né dalla politica, né dalla comunità scientifica, né tanto meno dalla società nel suo complesso, essendo un aspetto essenziale della nostra dignità di persone”.
 
Per seguire il webinar basta accedere alla diretta Facebook dalle ore 15:00 cliccando sul seguente link: https://www.facebook.com/FIALS/posts/1645647272312870. Durante l’evento verranno presentati i risultati della survey nell’ambito del ‘Workshop Parità di genere: promuovere l’uguaglianza di genere e implementare le politiche di conciliazione vita lavoro’, su proposte per iniziative aziendali locali e strategie di welfare che sono alla base delle politiche antidiscriminatorie. Interverranno: Elena Michele, segretaria regionale Fials Marche; Angela Lavalle, segreteria Fials Potenza; Mimma Sternativo, segretaria provinciale Fials Milano; Alessandra Larocca, dirigente segreteria Fials Brindisi; Elena Marrazzi, responsabile Coordinamento Donne Fials; e il giuslavorista Nicola Roberto Toscano, università degli Studi di Bari ‘Aldo Moro’. Modera la giornalista Silvia Donat-Cattin.
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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

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Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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