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Da: Ufficio Comunicazione Istituzionale e Trasparenza

L’Istituto di istruzione secondaria “Remo Brindisi” del Lido degli Estensi è una scuola all’avanguardia, il fiore all’occhiello del territorio e la partecipazione di Patrizio Bianchi, Assessore Regionale alla scuola, formazione professionale, Università, ricerca e lavoro alla cerimonia inaugurale dell’anno scolastico 2018/2019, programmata per lunedì 17 settembre prossimo, alle ore 11, vuole conferire una speciale sottolineatura allo straordinario percorso compiuto in questi ultimi anni dallo stesso istituto. Nel corso della cerimonia di apertura, sarà inaugurato anche il nuovo impianto audio-video dell’Aula Magna, allo scopo di aprire ulteriormente la scuola al territorio e alle innumerevoli iniziative culturali che la sala potrà ospitare in futuro, in partnership con l’Amministrazione Comunale e con le altre istituzioni territoriali. “L’intento è quello di potenziare il legame tra scuola e lavoro, – spiega il dirigente scolastico Massimiliano Urbinati -, legame che conferisce continuità ad una strategia già ben avviata e strutturata con il Progetto Comacchio 2015/2020, condiviso con il Comune di Comacchio e con tanti altri enti. Questo legame si è ulteriormente rafforzato grazie all’alternanza scuola/lavoro.” L’Istituto “Remo Brindisi” è uno dei quattro professionali regionali, individuato come “Polo dei mestieri del mare”. Ma ha assunto una vocazione formativa che va ben oltre il mondo della pesca, abbracciando in senso lato i mestieri del mare, dalla nautica, alla diportistica, al turismo ambientale, senza trascurare i suoi indirizzi tradizionali, da quello alberghiero, a quello tecnico, sino a quello tecnico-turistico. In 4 anni l’Istituto ha raddoppiato il numero dei propri iscritti, passando da 372 studenti a quota 630. La Regione Emilia Romagna ed il Comune di Comacchio sostengono, con progetti mirati, l’istituto “Remo Brindisi”, che si occupa di formazione da 14 a 70 anni. “Abbiamo avviato, con successo – prosegue Urbinati -, i corsi serali per adulti, finalizzati al conseguimento della licenza media e di qualifiche professionali. La nostra è una delle poche scuole in Italia autorizzata ad avviare corsi per la qualificazione all’esame teso al rilascio dei titoli marittimi. “La proficua collaborazione avviata con il Comune di Comacchio per potenziare e valorizzare l’offerta formativa dell’istituto, proseguirà attraverso sinergie territoriali già ben rodate. Lunedì 17 settembre, alle ore 11, porteranno il saluto dell’Amministrazione Comunale il Vice Sindaco Denis Fantinuoli, l’Assessore alla Pubblica Istruzione Maria Chiara Cavalieri, il Dirigente scolastico Massimiliano Urbinati e l’Assessore Regionale Patrizio Bianchi.
Al termine della cerimonia inaugurale sarà offerto un buffet-cocktail agli ospiti, preparato dagli studenti dell’Indirizzo di studio Servizi Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera.

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COMUNE DI COMACCHIO


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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