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Da: Biblioteca popolare giardino

E-STATE IN BIBLIOTECA!

Le attività estive presso la Biblioteca Popolare Giardino di Ferrara (viale Cavour 183, piano terra del Grattacielo) proseguono nei mesi di luglio e agosto con una serie di iniziative dedicate ai bambini e ai ragazzi:

DIRE, FARE, LEGGERE, SOGNARE… a cura di Irene Catani
Appuntamento creativo per i bambini con “Dire, fare, leggere, sognare…”, un ciclo di narrazioni e laboratori a cura di Irene Catani, educatrice alla lettura.
Si comincia già sabato 13 luglio con “C’è tutto un mare…in biblioteca”. Gli incontri proseguono venerdì 26 luglio con “Alberi sottosopra!”. “Con le tue zampe, con le mie gambe. Storie di animali e di cuccioli umani che corrono insieme” sarà il titolo della narrazione di sabato 10 agosto.
Tutte le attività si terranno dalle 16 alle 19 presso la sede di viale Cavour 183, al piano terra del Grattacielo.

IL SOL – MI – FA SUONA – RE a cura di Paolo Pasini
Venite a costruire il vostro strumento musicale e via con l’orchestra!
La Biblioteca Popolare Giardino ospiterà Paolo Pasini e il suo laboratorio per la costruzione di strumenti musicali con materiali di recupero. Il primo appuntamento è previsto per sabato 20 luglio con la realizzazione di fischietti ad acqua e flauti pistone. Il pomeriggio di sabato 27 luglio sarà dedicato a tamburi e flauti. Clarinetti, trombe e bastoni della pioggia vi aspettano per l’ultimo laboratorio di sabato 3 agosto. Tutti gli incontri si terranno dalle 16 alle 19 presso la biblioteca.

Laboratorio Artistico a cura di Miriam Cariani
L’arte non va in vacanza! Miriam Cariani vi aspetta domenica 4 agosto, dalle 10 alle 12, presso la Biblioteca Popolare Giardino, per una mattina all’insegna della creatività. Saranno messi a disposizione vari materiali che potranno essere utilizzati per liberare la fantasia dei partecipanti.

ARRIVANO I PIRATI! SANDOKAN AL GRATTACIELO
La Biblioteca Popolare Giardino, inoltre, collabora con Ferrara Off e Factory Grisù all’iniziativa “Sandokan al Grattacielo”. Tutti i martedì dal 2 luglio al 13 agosto, dalle 21 alle 22, sul prato davanti alla Biblioteca Popolare Giardino, arrivano i pirati con la lettura in sette puntate del celebre romanzo “Le tigri di Mompracem” di Emilio Salgari.

La partecipazione a tutte le iniziative è libera e gratuita. Vi aspettiamo!

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

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Francesco Monini
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