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da: ufficio stampa Cna Ferrara

Tra convivialità, piacere di stare insieme e business, si tiene mercoledì 10 settembre, a partire dalle 19,30, presso la Sala San Francesco (via Savonarola, 3 – Ferrara), l’incontro organizzato da Cna Giovani Imprenditori “Eat to Meet”. Appuntamento all’insegna della informalità, l’iniziativa, presentata presso la sede provinciale della Cna, prevede un programma vivace, attraverso il quale i giovani imprenditori potranno conoscere colleghi di altre aziende, confrontarsi con esperienze diverse, riflettere sui problemi, ma anche le opportunità della professione di imprenditore.
Il pieno sostegno dell’Associazione è stato sottolineato dalla sua presidente provinciale, Irene Tagliani, che ha ricordato le diverse iniziative e progetti promossi da Cna per favorire il ricambio generazionale delle imprese del territorio e sostenere la creazione di nuove attività imprenditoriali da parte dei giovani. “L’innovazione non è tanto e solo un problema di tecnologie – ha aggiunto la presidente – quanto soprattutto un fattore mentale. Da questo punto di vista, i giovani ne costituiscono indubbiamente un motore formidabile”.
Tante anche le idee dei Giovani imprenditori Cna, illustrate dal presidente Matteo Fabbri, per contribuire ad avvicinare maggiormente le nuove generazioni al mondo dell’impresa, tenendo presente le molteplici difficoltà legate al contesto economico più generale, ma anche a fattori di criticità che rendono le imprese giovanili più esposte ai rischi di fuoriuscita dal mercato. Tra queste, un progetto teso a sostenere le nuove idee imprenditoriali attraverso supporti tecnici e creazione di “luoghi” dedicati, con il concorso di istituzioni e istituti di credito locali.
Il programma di Eat to Meet. Si inizia alle 19,30 con l’aperitivo, per “rompere un po’ il ghiaccio” e i saluti di Stefania Milo, presidente nazionale dei giovani imprenditori; Irene Tagliani, presidente provinciale della Cna; Paolo Govoni, presidente della Camera di Commercio e Marcella Zappaterra, presidente uscente dell’Amministrazione provinciale di Ferrara.
Alle 20,30 si cena ma, ad ogni portata, i commensali cambieranno tavolo, così da consentire che tutti i partecipanti all’happening possano conoscersi, scambiarsi informazioni e, perché no? combinare affari in un prossimo futuro. Sono previsti momenti di approfondimento con gli interventi di giovani imprenditori titolari di attività di successo della regione: Marianna Panebarco (comunicazione con grafica 3D) e Luca Mezzini (pavimentazioni d’eccellenza). Presenta la serata Roberto Ferrari di Styleeventi. L’iniziativa rientra nei “Pomeriggio dell’Innovazione”, promossi dall’Associazione provinciale dell’Innovazione ed è sponsorizzata da Carice.
Alla conferenza stampa erano presenti, inoltre, Milena Nappo e Riccardo Barbieri, del Consiglio direttivo dei Giovani imprenditori e Francesco Robboni, responsabile provinciale Giovani imprenditori.

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CNA FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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