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Da: Fico Eataly World

Identità d’origine:
a Fico eataly world dal 30 agosto al 1 settembre
le specialita’ Ferraresi tra le eccellenze Dop e Igp Italiane ed Europee 
Da Ferrara Bologna, prodotti, produttori e Consorzi di tutela dai territori dove nasce il meglio dell’enogastronomia italiana per tre giorni di incontri, rassegna-mercato, laboratori ed eventi

I Cappellacci di Zucca Ferraresi, l’Aglio di Voghiera, il Pampapato di Ferrara, il Riso del Delta del Po. Sono solo alcune delle specialità ferraresi che si uniranno al concerto di sapori unico, in programma a fine agosto a FICO Eataly World di Bologna, con oltre 40 specialità DOP e IGP per “Identità d’origine. Dop e Igp dall’Italia e dall’Europa”: un incontro internazionale e tre giorni di rassegna-mercato, degustazioni ed eventi sulle specialità DOP e IGP, per conoscere e degustare le eccellenze dell’enogastronomia italiana ed europea. La kermesse è organizzata dal 30 agosto al primo settembre dal Parco del cibo più grande del mondo con l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con Fondazione FICO, Origin Italia (l’associazione che raggruppa i consorzi agroalimentari italiani), Fondazione Qualivita (dal 2002 impegnata nella valorizzazione dei prodotti DOP, IGP e STG).

“Identità d’origine” si terrà nel cuore dell’Emilia-Romagna, la regione che con 44 specialità detiene il record mondiale delle certificazioni Dop e Igp di prodotti agroalimentari, a FICO Eataly World, il Parco del cibo più grande del mondo, che diventerà per l’occasione capitale delle DOP e IGP, riunendo le migliori produzioni italiane ed europee.

Insieme agli emiliani Parmigiano Reggiano DOP, Grana Padano DOP, Aceto Balsamico Tradizionale (Reggio Emilia DOP e Modena DOP), Prosciutto di Parma DOP e Mortadella Bologna IGP, si potranno infatti scoprire tante golose produzioni che godono della certificazione di qualità, presentate dai Consorzi che tutelano materie prime e disciplinari di produzione. Tra le prelibatezze che faranno di Bologna, per tre giorni, la capitale delle DOP e IGP italiane ed europee ci saranno accanto alle eccellenze ferraresi, anche il Melone Mantovano IGP, l’Agnello del Centro Italia e quello di Sardegna IGP, l’Aglio Bianco Polesano DOP, il Montasio DOP, la Casciotta d’Urbino DOP, il Limone di Siracusa IGP, la Burrata d’Andria IGP, la Trota e Salmerino del Trentino IGP e tante altre specialità con la propria “Identità d’origine”.

La giornata di venerdì 30 agosto si aprirà con l’incontro tecnico internazionale dedicato ai prodotti agroalimentari certificati, per fare il punto sulle politiche e le strategie commerciali, sull’innovazione, lo sviluppo locale e la sostenibilità delle produzioni a qualità regolamentata nei territori di realizzazione, con esponenti dei consorzi di produzione, delle filiere e delle istituzioni. Sabato e domenica prenderà il via la rassegna-mercato di prodotti DOP e IGP italiani, in cui Consorzi e singoli produttori proporranno al pubblico assaggi gratuiti e vendita di prodotti certificati. Una occasione unica per scoprire le centinaia di specialità locali di oltre 40 consorzi di tutela di prodotti agroalimentari certificati. Nelle fabbriche di FICO si potrà inoltre assistere dal vivo alla produzione dimostrativa di Grana Padano Dop e Mortadella Bologna Igp, mentre i luoghi di ristoro del Parco del cibo proporranno menù speciali a base di prodotti DOP e IGP. Gli stessi Consorzi racconteranno al pubblico, nel Teatro Arena, le coltivazioni, gli allevamenti, il lavoro e la passione delle persone, il legame tra i prodotti e i territori di provenienza, le tradizioni locali, le ricette di una volta e quelle del futuro legate alla “Identità d’origine”.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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