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Crédit Agricole Assurances supporta l’impegno di Edison nella transizione energetica e diventa suo partner finanziario rilevando il 49% del capitale di Edison Renewables. Crédit Agricole Assurances contribuirà a incrementare la potenza eolica e fotovoltaica installata di Edison Renewables a 4GW entro il 2030.
Milano, 3 dicembre 2021 – Edison e Crédit Agricole Assurances annunciano la firma dell’accordo con il quale Crédit Agricole Assurance partecipa allo sviluppo eolico e fotovoltaico di Edison Renewables diventandone azionista al 49%. La valutazione complessiva di Edison Renewables è superiore a 2 miliardi di euro.
Edison mantiene il pieno controllo industriale e di governance della società e ne guiderà lo sviluppo nelle rinnovabili in linea con gli obiettivi di decarbonizzazione espressi nel PNIEC italiano e nel Green Deal europeo. Edison continuerà a consolidare integralmente Edison Renewables, che detiene asset rinnovabili per una capacità complessiva di 1,1 GW, di cui circa 1.000 MW eolici distribuiti nelle zone del Paese a più alta ventosità.
Con questa operazione Crédit Agricole Assurances, coerentemente con gli impegni assunti dal Gruppo Crédit Agricole in favore del clima, diventa partner finanziario di lungo periodo di Edison Renewables
riconoscendone la validità del progetto di sviluppo industriale e condividendone l’impegno verso le sfide della decarbonizzazione. Edison rafforza il proprio ruolo di operatore responsabile, leader nella transizione energetica del Paese, con un piano industriale che ha nella crescita della generazione rinnovabile uno dei propri cardini di sviluppo strategico, insieme all’efficienza energetica, alle vendite e ai servizi per i clienti finali nonché alle attività gas e green gas.
“Siamo orgogliosi di annunciare una partnership di lungo termine con un player che si riconosce nel nostro progetto industriale e che lo sostiene – dichiara Nicola Monti, amministratore delegato di Edison -. Grazie a questa collaborazione siamo nella migliore condizione per accelerare gli investimenti nelle rinnovabili in  Italia, realizzando la robusta pipeline di progetti che abbiamo in sviluppo e contribuendo così alla transizione energetica del Paese”.
Philppe Dumont, amministratore delegato di Crédit Agricole Assurances, dichiara: “Siamo orgogliosi di
sostenere la politica italiana di transizione energetica con Edison. In accordo con gli impegni assunti dal
Gruppo Crédit Agricole in favore del clima, questo nuovo investimento in Edison aiuterà Crédit Agricole
Assurances a rafforzare la nostra azione nella transizione energetica. Quest’acquisizione contribuirà al nostro obiettivo di aumentare ulteriormente gli investimenti nelle rinnovabili fino a raggiungere 11 GW di capacità installata entro il 2025”.
Il closing dell’operazione, che non è soggetto a condizioni sospensive, è previsto entro la fine dell’anno.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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