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Oltre all’elezione del presidente della Provincia, risultato Gianni Michele Padovani (sindaco di Mesola) con 51.284 voti ponderali (pari al 57,38%), sabato 18 dicembre si è votato anche per il rinnovo del Consiglio provinciale. Due sono state le liste presentate: “Terre Estensi” (centrodestra), che ha ottenuto 44.252 voti ponderali, e Ferrara Insieme (centrosinistra), che ne ha ottenuti 46.952.
I 12 nuovi consiglieri provinciali, che, come vuole la legge Delrio (2014) resteranno in carica due anni, sono andati 6 alla lista di centrodestra e altrettanti a quella di centrosinistra. Per “Terre Estensi” sono risultati eletti: Riccardo Bizzarri (sindaco di Masi Torello, con 11.083 voti ponderali), Francesco Carità (consigliere comunale di Ferrara, con 8.628 voti ponderali), Ottavio Curtarello (consigliere comunale di Argenta, 6.227 voti ponderali), Alessandro Guaraldi (consigliere comunale di Cento, 5.641), Simone Saletti (sindaco di Bondeno, 5.451) e Alessandro Amà (consigliere comunale di Copparo, 5.320).
Per la lista “Ferrara Insieme” entrano in Consiglio: Laura Perelli (consigliera comunale di Tresignana, con 7.035 voti ponderali), Rosa Sandoni (consigliera comunale di Cento, 6.528), Gianni Michele Padovani (sindaco di Mesola, 6.202), Andrea Baldini (sindaco di Argenta, 5.540), Francesco Colaiacovo (consigliere comunale di Ferrara, 5.300) e Anna Chiappini (consigliera comunale di Ferrara, 5.300).
A Padovani, eletto presidente, subentra Maria Dall’Acqua, consigliera comunale di Ferrara, risultata prima dei non eletti con 4.059 voti ponderali. Rispetto ai 331 aventi diritto, hanno votato per il Consiglio in 292, di cui 3 schede bianche e altrettante nulle.
L’election day del 18 dicembre di cui anche Ferrara ha fatto parte, ha riguardato il rinnovo di 31 presidenti e di 71 Consigli provinciali su 76 Province in Italia, esclusa La Spezia che ha votato l‘anno scorso e Foggia, Lecce, Taranto e Isernia, che rinnoveranno l’organo consiliare nel 2022. In Emilia-Romagna si è votato in tutte le otto Province, in quattro delle quali (Ferrara, Forlì- Cesena, Parma e Ravenna) anche per il Consiglio. Per il rinnovo degli organi delle Province con il sistema elettorale di secondo livello (riservato cioè agli amministratori comunali), sono stati chiamati al voto 68.499 sindaci e consiglieri comunali di oltre 5.500 Comuni italiani, in rappresentanza di oltre 32 milioni e mezzo di cittadine e cittadini.

Ufficio Stampa
Provincia di Ferrara

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

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Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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