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Da Lega Nord

“Un episodio sconcertante. Serve chiarezza sulla gestione dell’elisoccorso: a chi spetta garantire la sicurezza del servizio? Chi doveva vigilare sulla pista di atterraggio e non lo ha fatto? Quali sono state le conseguenze del ritardo per il paziente?”.

Ha depositato una interrogazione Alan Fabbri, capogruppo Lega Nord in Regione su quanto accaduto all’ospedale di Cona, domenica scorsa verso le ore 16, quando un elisoccorso, che trasportava un paziente grave, non è riuscito, per oltre dieci minuti, ad atterrare sulla pista dell’ospedale, occupata da un clochard che ci si era sdraiato sopra.

“L’attività di elisoccorso viene gestita dalla Centrale 118, mentre le piste di atterraggio per gli elicotteri sono di competenza delle strutture sanitarie locali”, spiega il capogruppo. “E’ ovvio che affinchè il servizio di emergenza urgenza risulti efficace, deve essere tempestivo e che l’area adibita all’atterraggio sgombra da persone, animali o oggetti che possano ostacolare le operazioni, come peraltro previsto dai regolamenti”, spiega Fabbri. “Incredibilmente invece, non solo sulla pista di atterraggio dell’ospedale di Cona dormiva in pieno giorno una persona, ma addirittura per cacciarla è stato necessario chiedere rinforzi e si sono impiegati diversi minuti”.

L’episodio “riguarda un servizio fondamentale e non va sottovalutato visto che in gioco c’è la salute di pazienti gravi. Per questo abbiamo interrogato la giunta regionale e chiediamo di sapere innanzitutto se il ritardo abbia avuto conseguenze negative sulla salute del paziente”, rimarca Fabbri “e poi se l’Ausl di Ferrara abbia appaltato ad una ditta esterna la sicurezza e gestione della pista di atterraggio e di chi siano le responsabilità della mancata vigilanza”.

Recentemente, inoltre, la Regione Emilia Romagna ha deliberato l’attivazione del servizio di elisoccorso sanitario notturno, che avrà base operativa presso l’Ospedale Maggiore di Bologna e usufruirà di 17 aree di atterraggio tra cui quella dell’Ospedale di Cona.

“In vista della disposizione del servizio notturno è quindi urgente sapere quali iniziative intenda adottare affinché vengano rispettate scrupolosamente le norme di sicurezza e vigilanza nelle piste di atterraggio regionali”.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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