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Da: Organizzatori

Partirà lunedì 18 maggio 2020 la raccolta delle manifestazioni di interesse per la partecipazione ai Centri Ricreativi Estivi Comunali di Ferrara. A raccogliere le iscrizioni saranno gli uffici dell’Istituzione scolastica, e l’obiettivo è comprendere, attraverso il numero di domande, la platea di famiglie che necessitano del servizio per cominciare a lavorare in modo concreto sulla progettazione e per dare una risposta al maggior numero di richieste possibili.

Il protocollo adottato dal Comune, dal mondo cooperativo e dai sindacati di Funzione Pubblica Cgil, Cisl e Uil è una novità a livello regionale. Si tratta del primo documento condiviso già sottoscritto sul tema dei Centri Estivi e potrebbe diventare un modello di lavoro per altri Comuni. A condividerne i contenuti per una declinazione territoriale saranno, già da domani, i Comuni di Mesola, Copparo e Bondeno, che ne hanno fatto richiesta e l’intenzione dei sottoscrittori è rendere i contenuti e gli impegni del documento replicabili in altri territori.

“Con questo protocollo abbiamo voluto definire la struttura operativa all’interno della quale vogliamo, tutti insieme, costruire un servizio di qualità per le famiglie. Da oggi lavoreremo per riempire questa struttura di contenuti precisi su ogni singolo aspetto, ma è chiaro che l’elemento fondamentale su cui ruota tutta l’organizzazione è quello relativo alle linee guida sanitarie che devono arrivare da Regione e Governo. E’ fondamentale conoscere al più presto le indicazioni precise che definiscono i rapporti numerici tra insegnanti e bambini, indicano spazi e procedure ed è fondamentale che Regione e Governo comprendano l’importanza di fornire queste indicazioni in tempi brevi. L’obiettivo che ci siamo dati è essere operativi entro la metà di giugno e noi siamo già al lavoro. Certo è che molto dipende dalla velocità con cui ci verranno fornite le linee guida da seguire”, spiega l’assessore alle Politiche Sociali, Cristina Coletti.

“Nel frattempo, unendo forze e competenze, siamo già impegnati su altri aspetti non meno importanti: stiamo progettando la didattica che, secondo il protocollo verrà affidata al coordinamento pedagogico territoriale – precisa ancora l’assessore – e affronteremo già nei prossimi giorni, con i soggetti preposti il tema della formazione delle operatici che andranno accompagnate e supportate , sia dal punto di vista dell’approccio alla situazione post emergenziale, sia da un punto di vista sanitario, per il quale coinvolgeremo l’Ausl locale”.

All’assessore si aggiungono i commenti dei sindacati.

” La sottoscrizione del protocollo – aggiunge Natale Vitali, segretario della FP CGIL – è fondamentale per dare risposte concrete non solo al mondo del lavoro, ma anche e soprattutto al mondo dell’infanzia e dell’adolescenza. Si tratta del primo passo, necessario all’avvio della riapertura dei servizi. Il lavoro fatto e soprattutto quello che dovremo mettere in campo per sviscerare gli elementi di dettaglio nel protocollo indicati come preliminari all’apertura, rappresenta il banco di prova per capire come i servizi educativi ripartiranno a settembre. Coniugare il diritto alla salute, quello all’educazione ed il diritto al lavoro rappresenta il più alto valore del protocollo ed è per questo che i soggetti dovranno senza sosta lavorare per dare una risposta concreta”.

Sonia Uccellatori , segretaria reggente Cisl Fp Ferrara ha aggiunto: “Il lavoro messo in campo per la condivisione del protocollo ha avuto l’obiettivo, pur nella difficoltà di muoversi all’interno di una cornice normativa non ancora ben definita, di dare risposte concrete in un momento così difficile e pieno di incertezze nei confronti delle famiglie nella gestione dei bambini per la graduale ripresa della loro socialità. Da un lato abbiamo cercato di coniugare la preoccupazione per le conseguenze di questa prolungata sospensione dei percorsi educativi e di socialità dei bambini e dall’altro le difficoltà delle famiglie che non possono essere lasciate sole ad affrontare la loro gestione. Anche perché non sarebbe accettabile alcun passo indietro sulla già difficile conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Riteniamo che il riconoscimento dei congedi straordinari retribuiti al 50%, prorogati nel D.L Rilancio, non sia strumento sufficiente per le famiglie, già provate da una crisi economica senza precedenti, e che occorra al contempo dare una risposta concreta ai lavoratori del terzo settore per i quali il sistema degli ammortizzatori sociali resta ad oggi una garanzia salariale non sufficiente”.

“La nostra volontà è quella di collaborare con la massima condivisione sulla riapertura del servizio Centri Estivi tenendo insieme due aspetti: tutelare i lavoratori da un lato e gli utenti dall’altro, bambini e famiglie comprese – spiega Leonardo Uba, segretario della Uil Fpl-. Non sarà semplice e bisognerà lavorare con mille accortezze in più rispetto al solito. Per questo è indispensabile avere la certezza di quale sarà il protocollo sanitario da applicare e in base a quello si arriverà ad organizzare una corretta fruizione degli spazi e a studiare un approccio nuovo dal punto di vista educativo il più adatto possibile a questa situazione”. La cosa importante “è ricordare che si lavora con esseri umani e non con oggetti inanimati; in particolare, per i bambini bambini verranno affrontati approcci del tutto nuovi – sottolinea ancora Uba – e per questo la condivisione di ogni singolo aspetto diventerà fondamentale per arrivare a costruire un modello di lavoro che sia a garanzia di tutti”.

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COMUNE DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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