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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Collaborazione sul tema delle risorse idriche al centro di un incontro operativo tra la Regione, il sistema di gestione e ricerca regionale e una delegazione guidata dal ministro Mokonyane

Consolidare la partnership tra Emilia-Romagna e Sudafrica sui temi dell’ambiente, dello sviluppo sostenibile legato allo sfruttamento delle risorse idriche, del trasferimento di conoscenze e formazione negli ambiti del trattamento e della gestione delle acque.
Sono questi i temi affrontati oggi pomeriggio nella sede della Regione Emilia-Romagna, a Bologna, dove è stata ricevuta una folta rappresentanza guidata da Nomvula Mokonyane, ministro delle Risorse idriche della Repubblica Sudafricana. La delegazione, composta da rappresentanti del Ministero delle Risorse idriche e dell’Ambiente oltre che da tecnici del settore e diplomatici, è stata accolta dall’assessore al Coordinamento delle politiche europee allo sviluppo, Scuola Università e Formazione, Patrizio Bianchi.
Il ministro Mokonyane ha illustrato le problematiche, gli obiettivi, le necessità per la gestione di questa risorsa strategica, auspicando lo sviluppo di partnership internazionali, anche tra pubblico e privato, davanti a una platea composta da dirigenti e tecnici della Regione Emilia-Romagna ma anche rappresentanti delle maggiori aziende emiliano-romagnole operanti nel settore della gestione e trattamento delle acque, università e centri di ricerca.
La possibilità di partnership per l’Emilia-Romagna nascono anche dal lavoro di promozione svolto attraverso alcuni progetti cofinanziati e coordinati dalla Regione che si sono succeduti negli ultimi anni. Queste attività hanno permesso di stabilire contatti con autorità e imprese del settore ambiente del Sudafrica, sia a livello di governo nazionale che con alcune autorità locali.
Con questa missione, si è voluto rafforzare e definire nei dettagli un accordo di collaborazione che sarà siglato dall’italiano Cnr e Ewseta (Energy and Water Secto for Education and Training Authority) con il benestare dei due Governi e che avrà ricadute sul territorio regionale mediante il coinvolgimento di istituti, università e imprese. Tale accordo, denominato “Italy South Africa (Isa) Water Sector Reference Platform”, è un’iniziativa della durata di 5 anni di collaborazione scientifica, trasferimento di conoscenze e formazione ma anche progettualità concrete in termini di potabilizzazione, trattamento e distribuzione delle acque, veicolando le capacità e le competenze del sistema imprenditoriale italiano in una regione del pianeta dove il tema dell’acqua è molto importante data la scarsità e le carenze del sistema distributivo.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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