Skip to main content

Da organizzatori

8 MARZO 2018,
E’ ROSA LA 13° LA GIORNATA MONDIALE DEL RENE.
EMILIA ROMAGNA: MALATTIA RENALE CRONICA (MRC), PATOLOGIA SILENTE E SOTTOVALUTATA PER CIRCA 269 MILA PERSONE.
STUDIO DELLA SOCIETA’ ITALIANA DI NEFROLOGIA REGISTRA PREVALENZA DEL
7,5% NEGLI UOMINI E DEL 6,5% NELLE DONNE.1
PATOLOGIE RENALI IN ROSA:
MRC DIMINUISCE FERTILITA’ E RAPPRESENTA FATTORE DI RISCHIO IN GRAVIDANZA.
NEFROPATIA LUPICA ED INFEZIONI RENALI, DIAGNOSI E TERAPIE TEMPESTIVE POSSONO RISOLVERE IL PROBLEMA.
LA SOCIETA’ ITALIANA DI NEFROLOGIA (SIN) E LA FONDAZIONE ITALIANA DEL RENE (FIR) PROMUOVONO IN EMILIA ROMAGNA “IL CHECK-UP GRATUITO PER I TUOI RENI”,
FERRARA, REGGIO, MODENA, RIMINI E PROVINCE
CON PORTE APERTE IN NEFROLOGIA, SCREENING DI PIAZZA E CONFERENZE PUBBLICHE.
Milano, 6 marzo 2018 – La #GiornataMondialedelRene2018 (GMR) quest’anno ha una dedica speciale: la salute della donna. La GMR in Italia è sostenuta ed organizzata grazie all’impegno della Società Italiana di Nefrologia (SIN) e della Fondazione Italiana del Rene Onlus (FIR), che da anni sono attive nella prevenzione e nella diffusione di corrette informazioni sulle malattie renali, il cui impatto è in continua e progressiva crescita, principalmente per colpa di fattori di rischio quali: l’obesità, l’ipertensione, il diabete, il fumo e l’invecchiamento della popolazione.
Il recente studio CARHES (Cardiovascular risk in Renal patients of the Health Examination Survey) condotto proprio dalla Società Italiana di Nefrologia, ha fotografato la reale diffusione della malattia renale in Emilia Romagna, registrando una prevalenza di MRC del 7,5% negli uomini e del 6,5% nelle donne in una popolazione con una età compresa tra i 35 e 79 anni. Questo significa, in pratica, che nella Regione ci sono diverse migliaia di persone che non sanno ancora di soffrire di malattia renale cronica. Il decorso di queste patologie infatti è spesso silente fino quasi alle fasi finali, quando purtroppo, lo spazio di intervento è circoscritto alla terapia sostitutiva dialitica o al
1 Prevalence and cardiovascular risk profile of chronic kidney disease in Italy: results of the 2008–12 National Health
Examination Survey De Nicola L. et al Nephrology Dialysis Transplantation, Volume 30, Issue 5, 1 May 2015,
trapianto di rene. Infine di particolare rilevanza sarà l’approfondimento della tematica legata alla cura del Rene in Gravidanza.
Le malattie renali rappresentano oggi in Emilia Romagna un rilevante problema di salute pubblica, considerando che dai dati di prevalenza è possibile stimare nella regione un circa 269 mila persone affette da patologie renali, con una maggioranza di circa 139 mila uomini contro 129 mila donne. La MRC, è una condizione di alterata funzione renale che persiste da oltre 3 mesi ed è classificata in cinque stadi di crescente gravità, dove il 5° stadio corrisponde alla dialisi o al trapianto di rene.
Patologie renali in rosa: ridotta fertilità, rischio in gravidanza, nefropatia lupica e infezioni renali i principali colpevoli. La malattia renale cronica è un fattore di rischio dimostrato in gravidanza e la sua presenza può ridurre la fertilità. Le donne con malattia renale cronica corrono un rischio più elevato di sviluppare problemi in gravidanza, con complicanze sia per la madre che per il bambino.
Sono la nefropatia lupica e le infezioni urinarie (pielonefrite acuta) le patologie che affliggono tipicamente le donne. La nefropatia lupica è una malattia di orgine autoimmune, in cui i meccanismi di difesa dell’organismo attaccano le sue stesse cellule e interessano vari organi, tra cui il rene. Le infezioni renali tra cui la pielonefrite acuta, come molte delle infezioni delle vie urinarie, sono più comuni nelle donne, al punto che nella corso della vita 1 donna su 2 due ne è colpita.
8 Marzo 2018, arriva in Emilia Romagna il check-up gratuito per la salute dei tuoi reni, con l’iniziativa porte aperte, screening di piazza e conferenza pubbliche, di seguito il link per tutte le informazioni: http://www.fondazioneitalianadelrene.org/contenuti_gmr_2018/emilia-romagna/
Per maggiori informazioni:
Fondazione Italiana del Rene Onlus:
http://www.fondazioneitalianadelrene.org/
https://www.facebook.com/FondazioneItalianaDelRene/
Società Italiana di Nefrologia:
http://sinitaly.org/
https://www.facebook.com/SinReni/
https://twitter.com/SinReni

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it