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da: Instagramers Ferrara

Instagramers Emilia Romagna e Turismo Emilia Romagna – APT annunciano il progetto #EmptyTeatroER, una serie di visite esclusive nei teatri più rappresentativi della regione, da effettuare rigorosamente in orario di chiusura, dove un ristretto gruppo di partecipanti, muniti di smartphone o qualsiasi attrezzatura fotografica, avrà la possibilità di scattare fotografie senza la presenza di altro pubblico, dando quindi la sensazione del vuoto, “empty” appunto, e di condividerle su Instagram e gli altri social network, creando così un archivio fotografico, unico nel suo genere. I teatri mostrati attraverso gli occhi dei visitatori; ogni fotografia scattata con il sentimento e occhio diverso.
Il progetto, partito da un’idea di Barbara Lunghi, local manager della community Instagramers Ferrara, è stato subito condiviso dalle communities locali della regione, che hanno aderito con entusiasmo.
Ogni community parteciperà con un teatro della propria provincia, con la possibilità di aggiungere un’ulteriore tappa, visto che l’intenzione è quella di sfruttare l’intero periodo annuale.
Ecco il calendario di partenza, che sarà arricchito con le nuove tappe man mano che verranno annunciate:

– Giovedì 3 Marzo: Teatro Storchi (Modena) con Instagramers Modena
Eretto nel 1884, prende il nome dal commerciante Gaetano Storchi, che ne finanziò la costruzione.
Fa parte della fondazione Emilia Romagna Teatro.

– Sabato 12 Marzo: Teatro Regio (Parma) con Instagramers Parma
Nel 2013 si tenne il primo evento #Empty in Europa.

– Sabato 23 Aprile: Teatro Comunale (Ravenna) con Instagramers Ravenna
Inaugurato nel 1852, è in stile neoclassico. Conosciuto come L’Alighieri.

– Sabato 30 Aprile: Teatro Comunale (Ferrara) con Instagramers Ferrara
Inaugurato nel 1798, urbanisticamente caratterizzato dalla famosa Rotonda Foschini.

– Domenica 8 Maggio: Teatro Bonci (Cesena) con Instagramers Forlì Cesena
Costruito nel 1846, si trova all’interno delle cinta murarie del centro storico di Cesena.

– Sabato 14 Maggio: Teatro Municipale (Piacenza) con Instagramers Piacenza
Teatro che fa parte della Fondazione Teatri di Piacenza, inaugurato nel 1804, è un gran esempio di architettura tardo settecentesca.

– Sabato 21 Maggio: Masque Teatro (Forlì) con Instagramers Forlì Cesena
Compagnia teatrale fondata a Bertinoro nel 1992.

Sono inoltre in via definizione anche le visite ai teatri di altre città dell’Emilia Romagna, che molto probabilmente farà tappa anche nei teatri di provincia: luoghi d’arte anch’essi pieni di fascino e storia.
L’hashtag, l’“etichetta” con cui saranno condivise le foto su Instagram, sarà ovviamente #EmptyTeatroER, che dà anche il nome al progetto. Attraverso questo tag, verrà composto un album, una galleria fotografica online dove chiunque potrà vedere l’avanzamento del progetto e i suoi frutti.

Come Instagramers Emilia Romagna, crediamo che la promozione del nostro territorio e dei luoghi che caratterizzano la nostra regione e le nostre città, sia un modo per ridare alla nostra
terra ciò che, come emiliano-romagnoli, riceviamo da sempre: amore per la cultura, tradizione, bellezza, arte e storia. I progetti condivisi sono un’espressione anche del nostro spirito di collaborazione, tra i gruppi della città. Non più una community regionale, ma un gruppo di piccole realtà che insieme ne formano una unica.

Come Turismo Emilia Romagna siamo convinti che la cultura sia un volano fondamentale per la Regione e la sua promozione turistica. In particolare i teatri costituiscono un’importante testimonianza dell’identità dei luoghi e un’ideale proiezione verso il loro futuro. Il fatto di immortalarli digitalmente attraverso set fotografici ad hoc rappresenta una modalità contemporanea ed efficace per diffondere la loro conoscenza.

Che cos’è Instagram
Instagram è un’applicazione mobile gratuita e un social network fotografico. Permette di scattare fotografie e di condividerle instantaneamente anche su altri social media. Sin dal suo esordio, nell’ottobre 2010, ha conosciuto un’enorme popolarità e la sua ascesa sembra non volersi fermare.
Ecco un po’ di dati:
400+ milioni di utenti attivi al mese
75+ milioni di utenti attivi al giorno
80+ milioni di foto postate al giorno

Che cos’è Instagramers
Instagramers è la community mondiale degli “addicted” di Instagram. Ovvero gli amanti/fan di questa applicazione. Gli appassionati di fotografia che quotidianamente la usano per far vedere quel che accede nel “loro” mondo, attraverso i loro smartphones.

Cos’è Instagramers Italia
Instagramers Italia è la community italiana degli appassionati di Instagram, applicazione mobile che vanta oltre 40 miliardi di foto condivise. Instagramers Italia fa parte della community mondiale di Instagramers, fondata da Philippe Gonzalez nel gennaio 2011 a Madrid. I gruppi di Instagramers nel mondo sono circa 300 e in continua crescita. Dal 17 Marzo 2013 Instagramers Italia è una associazione nazionale senza scopo di lucro, finalizzata alla conoscenza e diffusione di instagram e della mobile photography attraverso eventi e challenge.

Links
Instagramers Ferrara (ideatore del progetto)
Facebook: Instagramers Ferrara
IG @igersferrara

Turismo Emilia Romagna – APT
http://www.travelemiliaromagna.it/
IG @turismoER

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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