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Da: Regione Emilia Romagna

Da Piacenza a Rimini oltre 200 le aperture, tra cui 30 teatri e 6 di mulini storici

Bologna- Mostre, letture, conferenze, incontri, visite guidate, laboratori per tutte le età. Il fine settimana di EnERgie diffuse, la Settimana della Cultura in Emilia-Romagna, si anima con numerose iniziative nelle oltre 200 aperture straordinarie di musei, teatri, biblioteche, archivi e persino mulini storici.
Da Rimini a Piacenza, gli open days del 13 e 14 ottobre costituiranno un nastro di eventi che attraversa la via Emilia, risale l’Appennino, accomuna piccoli e grandi centri, proponendo approcci e incontri appositamente realizzati per EnERgie diffuse, nell’Anno Europeo del Patrimonio culturale.
Grazie alla rassegna, c’è la possibilità di conoscere l’enorme patrimonio custodito negli istituti culturali della regione. Le istituzioni che hanno aderito all’invito dell’assessorato regionale alla Cultura e dell’Istituto Beni Culturali ad aprire le loro porte, hanno fatto rete: la biblioteca, il museo, l’archivio, nella stessa località, si preparano ad accogliere il pubblico mettendo in relazione patrimoni di carta, oggetti, narrazioni, spettacoli dal vivo.
Trenta dei magnifici teatri storici della regione, nel nome di Gioacchino Rossini (nel 150° anniversario della morte), accolgono il pubblico nell’iniziativa “A scena aperta”, per mostrare tutto il loro fascino, a partire dalle architetture. Qui si terranno concerti, balletti, rappresentazioni, letture scelte, narrazioni, e anche teatro di figura con il filo conduttore rappresentato dalla vita e dalle opere di Gioacchino Rossini. Le iniziative coinvolgono anche giovani delle scuole locali di musica, danza e teatro.

Rappresentazioni teatrali, concertistiche e di danza andranno in scena anche nei sei mulini storici dell’Emilia-Romagna, con la rassegna “Macinare Cultura”.
Affidandosi al cromatismo delle mappe, che segnalano luoghi ed eventi, è possibile creare personali itinerari culturali. A tutti gli istituti L’Ibc ha chiesto, inoltre, di inviare un’immagine esemplificativa della loro realtà o dell’evento previsto. Si è così formato un repertorio di oggetti e situazioni che rende con particolare efficacia la ricchezza, la varietà e la diffusione del patrimonio culturale regionale, già visibile sul cartellone degli appuntamenti di EnERgie Diffuse.
In allegato le due mappe degli Open Day
Tutto il programma di EnERgie Diffuse su www.emiaromagnacreativa.it

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

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05.12.2023 – La manovra del governo Meloni toglie un altro pezzo a una Sanità Pubblica già in emergenza, ma lo sciopero di medici e infermieri non basterà a salvare il SSN

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04.12.2023 – Alla canna del gas: l’inganno mortale del “mercato libero”

14.11.2023 – Ferrara, la città dei fantasmi

07.12.2023 – Un altro miracolo italiano: San Giuliano ha salvato Venezia

La nostra Top five
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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

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Francesco Monini
direttore responsabile


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