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Da: Regione Emilia Romagna

EnERgie Diffuse. Quattrocento eventi culturali in tutta la regione per la Settimana di promozione della Cultura dell’Emilia-Romagna dal 7 al 14 ottobre. L’assessore Mezzetti: “Un’idea di comunità, di regione, di energie diffuse, che possono aiutare il sistema territoriale a competere a livello europeo”

La campagna è realizzata dalla Regione nell’ambito dell’Anno europeo del Patrimonio culturale. L’inaugurazione in piazza Maggiore a Bologna con orchestre, bande e cori delle scuole di musica giovanili dell’Emilia-Romagna. Tutto il programma nel dettaglio sul sito www.emiliaromagnacreativa.it

Bologna – L’Emilia-Romagna è molte cose. E’ tecnologia, è scienza, è welfare, è sapere. Ma è anche, per molta parte, arte e cultura, che sono un elemento essenziale dell’essere Emilia-Romagna.
Per questo la Settimana di promozione della Cultura, in programma per la prima volta in Emilia-Romagna dal 7 al 14 ottobre, diventerà un unico palcoscenico, sul quale si snoderanno circa 400 eventi, da Rimini a Piacenza. Dagli open day di musei, teatri e archivi a spettacoli e mostre. Da incontri e performance ad inaugurazioni. E molto altro ancora, con un testimonial d’eccezione, l’attore Lino Guanciale.
Giunge così al traguardo la campagna “‘EnERgie Diffuse’ – Emilia-Romagna un patrimonio di culture e umanità”, promossa e realizzata dalla Regione per celebrare l’Anno europeo del Patrimonio culturale, che ha visto aderire nel percorso circa seicento tra realtà pubbliche e private del mondo della cultura.
“Un’onda arancione investirà la regione- ha sottolineato l’assessore regionale alla Cultura Massimo Mezzetti presentando l’iniziativa in Regione-. L’arancione è il colore che connota la cultura e la creatività e la sua economia, che in Emilia-Romagna, anche negli anni di crisi, ha dato segni positivi di crescita delle imprese e dell’occupazione e che è uno dei driver di sviluppo su cui fin dall’inizio della legislatura la Giunta regionale, guidata dal presidente Stefano Bonaccini, ha investito triplicando le risorse destinate al settore, realizzando nuove leggi, per il cinema, la memoria e la musica, a sostegno degli operatori e del sistema. Sull’onda di questo lavoro siamo arrivati a definire un ampio programma di eventi, con l’idea di mettere ‘a sistema’ e presentare un patrimonio culturale, fatto di eccellenze, anche decentrate sul territorio, sotto il brand EnERgie Diffuse. Questo è stato possibile grazie ad un lavoro di squadra, portato avanti in questi anni. L’obiettivo è quello di far uscire la cultura dai luoghi canonici e di farla approdare nelle piazze, alla portata di tutti. Fare in modo che diventi parte della vita dei cittadini, e sempre di più dell’identità della Regione. Un’identità che si costruisce attraverso il dialogo tra diversi, per genere, culture e etnie, e la capacità di ascolto, senza paura delle differenze, anzi nel rispetto di queste. Dalla cultura, dalle sue energie e creatività può nascere un’economia più innovativa e competitiva. Il progetto definisce quindi un’idea di comunità, di regione, di energie diffuse, che possono aiutare il sistema territoriale a competere a livello europeo”.
“Un’onda arancione investirà la regione- ha sottolineato l’assessore regionale alla Cultura Massimo Mezzetti presentando l’iniziativa in Regione-. L’arancione è il colore che connota la cultura e la creatività e la sua economia, che in Emilia-Romagna, anche negli anni di crisi, ha dato segni positivi di crescita delle imprese e dell’occupazione e che è uno dei driver di sviluppo su cui fin dall’inizio della legislatura la Giunta regionale, guidata dal presidente Stefano Bonaccini, ha investito triplicando le risorse destinate al settore, realizzando nuove leggi, per il cinema, la memoria e la musica a sostegno degli operatori e del sistema. Sull’onda di questo lavoro siamo arrivati a definire un ampio programma di eventi, con l’idea di mettere ” a sistema” e presentare un patrimonio culturale, fatto di eccellenze, anche decentrate sul territorio, sotto il brand EnERgie Diffuse. Questo è stato possibile grazie ad un lavoro di squadra, portato avanti in questi anni. L’obiettivo è quello di far uscire la cultura dai luoghi canonici e di farla approdare nelle piazze, alla portata di tutti. Sentiamo la necessità di portare l’arte in questi luoghi, di rendere accessibile, con qualsiasi mezzo, la cultura all’uomo e alla donna della strada; la poesia, la pittura, il teatro, la letteratura, la musica vanno trasformate in elementi architettonici permanenti, parte integrante della città e della nostra identità. Un’identità che si costruisce attraverso il dialogo tra diversi, per genere, culture e etnie, e la capacità di ascolto, senza paura delle differenze, anzi nel rispetto di queste. Dalla cultura, dalle sue energie e creatività puo’ nascere un’economia più innovativa e competitiva. Il progetto definisce quindi un’idea di comunità, di regione, di energie diffuse, che possono aiutare il sistema territoriale a competere a livello europeo. Insomma la cultura non si limita a riflettere e rappresentare i processi sociali ma ne può creare di nuovi”.
“E’ stata un’idea brillante- ha detto il presidente di Ibc Roberto Balzani- mettere insieme i dati del patrimonio con ciò che li rende vivi. Portare la cultura nelle piazze, valorizzando il patrimonio, creando relazioni con le persone, puo’ far crescere anche il settore produttivo. E’ una visione moderna di Regione, che vuole stare dentro ai processi europei. La settimana di azioni, che per l’ibc si concretizzando principalmente attraverso open day, di Musei teatri e archivi, ha acceso il motore di un processo che viene da lontano, frutto di legislazioni e investimenti e che continuerà anche dopo la settimana della cultura”.
L’inaugurazione della settimana di promozione della Cultura è affidata alla Festa delle orchestre, dei complessi musicali e dei cori giovanili dell’Emilia-Romagna, domenica 7 ottobre (dalle ore 14 alle ore 19) in piazza Maggiore e piazza Nettuno, a Bologna. L’”Onda sonora”, realizzata da 800 giovani musicisti, 18 gruppi tra orchestre, bande e cori delle scuole musicali regionali, si esibirà festosamente nelle vie del centro. Alle 18 gliinterventi di Massimo Mezzetti, assessore alla Cultura e Politiche giovanili della Regione Emilia-Romagna, delle autorità cittadine e il gran finale con i musicisti che si esibiranno suonando l’Inno alla Gioia di Beethoven (inno Europeo), diretti dal maestro Mirco Besutti.
L’arancione, il colore dell’energia e della creatività adottato nel logo della campagna, connoterà i vari eventi, mettendo in primo piano i beni culturali dell’Emilia-Romagna, il suo modo di fare cultura, creare spettacoli, ricostruire il territorio, guardare al futuro, creare coesione sociale e anche legiferare in materia, come è avvenuto per la normativa sul Cinema, sulla Memoria e sulla Musica, a supporto del sistema e degli operatori del territorio. Con la settimana di EnErgie Diffuse si concretizza una grande sinergia tra Enti locali, Istituzioni culturali e operatori per valorizzare l’immenso sistema culturale policentrico, diffuso e ricco d’eccellenze, caratterizzato da un importante patrimonio di beni materiali e immateriali, culture e conoscenze che la campagna vuole far conoscere a visitatori e cittadini, e anche a quanti vivono in zone svantaggiate dal punto di vista dell’offerta culturale. Durante la settimana della cultura dell’Emilia-Romagna l’assessore Mezzetti seguirà gli eventi sul territorio spostandosi su un piccolo bus, con il logo EnERgie Diffuse.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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