Skip to main content

da: Leonardo Fiorentini – Presidente Gruppo Consiliare Sinistra Ecologia e Libertà Comune di Ferrara

Presentato dal consigliere Leonardo Fiorentini (SEL) un emendamento alla delibera sugli oneri di costruzione straordinari previsti dallo “Sblocca Italia” per favorire gli Energy Zero Building, ovvero le costruzioni a consumo energetico tendente a zero.

“Cominciare ad indirizzare il tessuto produttivo locale legato all’edilizia verso un nuovo modo di costruire, attento sia all’efficienza energetica che alla qualità del vivere, perchè per uscire dalla crisi è indispensabile che il nostro comparto delle costruzioni punti all’innovazione, a partire dagli Energy Zero Building”. Questo il senso dell’emendamento presentato da Leonardo Fiorentini, consigliere comunale indipendente eletto nella lista di SEL, alla delibera sull’applicazione degli oneri di costruzione straordinari previsti dalla “Sblocca Italia” sull’incremento di valore di immobili e terreni a seguito di varianti alla pianificazione urbanistica.

Agevolazioni a scalare per gli Energy Zero Building

“Con l’emendamento – continua Fiorentini – vorremmo introdurre una ulteriore agevolazione rispetto a quelle già previste, per gli edifici costruiti secondo i criteri della direttiva UE sugli Energy Zero Building, ovvero gli edifici a consumo energetico tendente a zero. Una agevolazione a scalare negli anni, visto che la direttiva sarà applicata obbligatoriamente nella nostra regione dal 1 gennaio 2019: -30% per gli interventi autorizzati nel 2016, -20% per quelli nel 2017 e -10% nel 2018. In questo modo diamo attuazione ad un indirizzo già espresso dal consiglio comunale a seguito dell’approvazione di un Odg proprio sugli Energy Zero Building, e allo stesso tempo speriamo di incentivare le aziende locali a cominciare a sperimentare le più recenti ed innovative tecniche costruttive ed impiantistiche. E’ importante che la filiera dell’edilizia non si faccia trovare impreparata all’appuntamento del 2019, ed allo stesso tempo va ribadito che qualità ed innovazione sono le uniche strade per uscire competitivi da una crisi del settore che dura da troppo tempo”

Energy Zero Building e Stop al consumo del territorio

“E’ altrettanto importante – conclude il consigliere – che nella delibera siano già previste ulteriori agevolazioni, oltre che il recepimento nei progetti dei rquisiti volontari di sostenibilità ambientale previsti dal RUE, anche per la ristrutturazione e la riqualificazione edilizia, mentre viene penalizzato il consumo di territorio “vergine”. Dobbiamo smettere di consumare suolo, ed al tempo stesso spingere con forza verso la riqualificazione del nostro patrimonio edilizio, notoriamente di scarsa qualità, e verso la rigenerazione dei vuoti urbani esistenti, anche per prevenire le situazioni di degrado che noi tutti ben conosciamo.”

L’emendamento sarà discusso insieme alla delibera “Oneri di urbanizzazione – Contributo straordinario per interventi in variante o in deroga agli strumenti urbanistici vigenti” nella seduta consiliare di lunedì 4 marzo 2016.

Potete leggere l’emendamento in allegato oppure sul sito web:
http://www.leonardofiorentini.it/consiglio/2016/03/31/zero-energy-building-emendamento-alla-delibera-sugli-oneri-straordinari/

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it