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Da Ufficio Stampa – Comunicazione Integrata – Social&New Media

Il 2 aprile via al campionato Uisp LAB, presto iniziative con l’Unione Italiana Ciechi

Si è tenuta in mattinata la conferenza stampa organizzata da Estense Baseball Ferrara e Delphi International srl, per presentare il campionato di baseball amatoriale che inizierà il prossimo weekend oltre a ulteriori iniziative dal forte impatto sociale.
Tra i protagonisti dell’evento Leonardo Fabbri, presidente del sodalizio ferrarese nato lo scorso ottobre e già pronto a iniziare la sfida in uno sport tradizionalmente americano ma che richiama sempre più appassionati anche in Italia: “Uisp Lab (questo il nome del torneo ndr) inizia il 2 aprile e noi saremo impegnati sul campo del Badia Polesine. Il campionato si svolgerà in Veneto, diviso in due leghe, perché là il baseball amatoriale è molto praticato e conta su diverse squadre, tanto da convincere la Fibs (Federazione Italiana Baseball Softball) a dare un deciso sostegno al torneo. A Ferrara il movimento si sta ampliando velocemente, i tesserati sono già 33. Ci alleniamo sul campo di via Rambaldi, più largo dei normali campi da calcio, dato che nel baseball si gioca in 9 per squadra, su un campo 90 x 90”.

All’incontro, nelle vesti non solo di padrone di casa, ha preso parte Riccardo Cavicchi: “Come Delphi International siamo felici di affiancare questa nuova realtà sportiva in veste di sponsor principale, con il nostro nome presente sulle casacche. Per i 25 anni della nostra attività avevamo avviato la collaborazione, tuttora attivissima, con la 4 Torri Volley Ferrara, per i 30 anni ci siamo regalati questa nuova, affascinante avventura”. Gli fa eco l’altro socio di Delphi International, Luigi Cecchi “Dato che siamo tra le poche aziende certificate in ambito di sostenibilità, sposiamo più che volentieri quei progetti che hanno una valenza anche in campo sociale, come nel caso delle iniziative che Estense Baseball ha in programma di organizzare insieme alle persone cieche. Auguro sia agli atleti normodotati che a quelli non e ipovedenti tanto divertimento nella pratica di questa disciplina”.

Per parlare dell’impegno sociale di Estense Baseball sono intervenuti quindi Renzo Rimessi dell’Unione Italiana Ciechi sezione di Ferrara e Stefano Malaguti della Federazione Italiana Baseball per Ciechi che ha spiegato i programmi dell’organizzazione “Grazie al coinvolgimento di Estense Baseball Ferrara stiamo cercando di allestire una nuova squadra, oltre alle 10 che si sono già costituite in Italia, l’ultima delle quali a Perugia. Abbiamo scritto le regole di questo nuovo gioco rivolto a non vedenti e ipovedenti, una disciplina che si gioca in 6, senza mazze, ma che grazie a palline con sonagli, basi sonore e palette per avvisare i giocatori circa la direzione da seguire, coinvolge normodotati e persone cieche, facendo in modo che si appassionino allo sport. Stiamo promuovendo questa disciplina anche all’estero con tornei dedicati, le ultime esperienze sono state a Cuba e in Pakistan, mentre è più difficile dialogare con gli Stati Uniti dal momento che là ancora non esiste una federazione ad hoc”. Di esperienza positiva parla anche Renzo Rimessi che conferma come “a Ferrara già in pochi giorni siamo già 6, tra ragazze e ragazzi non vedenti, interessati a questa nuova attività”.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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