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Da Made Eventi

I giovani del Forum Mondiale Giovani MAB UNESCO a Goro e Mesola
Gli eventi di Goro e Mesola di mercoledì 20 settembre

MESOLA. Una grande giornata di festa all’insegna della scoperta del territorio e dei giovani quella che si svolgerà mercoledì 20 settembre tra i comuni di Codigoro, Goro e Mesola in occasione del Forum mondiale dei giovani MAB UNESCO, che ospita ragazzi tra i 18 e i 35 anni provenienti da 672 riserve di Biosfera nel mondo . Un’occasione, per i 50 partecipanti all’escursione, per scoprire i luoghi più belli del Parco del Delta del Po emiliano-romagnolo facente parte della Riserva di Biosfera Delta del Po.
La prima tappa della visita sarà l’Abbazia di Pomposa, uno dei più belli esempi italiani di insediamenti benedettini che ospitò illustri personaggi come Guido d’Arezzo. I ragazzi partiranno poi alla volta di Gorino, dove si imbarcheranno per una navigazione nella Sacca di Goro tra gli orti di vongole, fino a raggiungere il Faro. Avranno qui la possibilità di scoprire l’enorme e inestimabile biodiversità di questi ambienti unici.
Subito dopo pranzo, i ragazzi potranno ammirare l’unicità del meraviglioso Bosco di Santa Giustina. Accompagnati dalle guide ambientali, in sella alle loro biciclette, i ragazzi visiteranno questo bosco che si estende come una linea sottile per 4 km dal Po di Goro fino a Torre Abate. Scesi dalle loro i biciclette i ragazzi partiranno alla volta dello stabilimento della cooperativa C.A.S.A. Mesola, esempio di eccellenza di rapporto tra ambiente ed attività agricola, mentre alla sera avranno modo di assaggiare questo delizioso prodotto agricolo allo stand gastronomico della Sagra del Radicchio di Bosco Mesola che, pur aprendo ufficialmente il 22 settembre, farà una speciale anteprima per questi ragazzi provenienti da tutto il mondo. Non poteva ovviamente mancare nel programma della giornata la visita alla Riserva Naturale Bosco della Mesola alla ricerca del Cervo, esemplare autoctono della riserva.
In serata i ragazzi visiteranno il Castello di Mesola che dalle 21 sarà poi la cornice di uno show unico e imponente aperto al pubblico. Dalle 21, la musica risuonerà nell’aria con la voce di Ludovico Creti, giovane cantante ferrarese di successo, portato alla ribalta dalla sua esperienza a “Ti lascio una canzone” di Rai Uno e arrivato sino al Metropolitan di New York. Spazio poi al suggestivo e spettacolare gioco di luci, musica e colori a cura di Made Eventi e Suono & Immagine, che mostrerà e darà risalto in modo del tutto unico a tutte le sfaccettature del Castello, sulle musiche del maestro Bruno Contini. La serata si concluderà con il concerto dei Rufus Party, band guidata dal mesolano Samuele Seghi, che con i suoi ritmi rock’n’roll,soul,garage and blues, a partire dalle 21.45, farà ballare e divertire giovani e pubblico presente a questo grande momento di festa e convivialità.

I ragazzi del Forum mondiale dei giovani MAB UNESCO a Ferrara
Visita Studio di mercoledì 20 settembre

FERRARA. Mercoledì 20 settembre, un gruppo di ragazzi del Forum mondiale dei giovani MAB UNESCO, in svolgimento nella Riserva di Biosfera Delta del Po, saranno a Ferrara grazie alla “visita studio” organizzata dalla cooperativa Città della Cultura/Cultura della Città. Durante la visita, dal significativo titolo “Ferrara città patrimonio UNESCO. Un laboratorio urbano tra storia e valorizzazione contemporanea”, i partecipanti potranno comprendere i motivi per cui la città di Ferrara è stata inserita nella lista patrimonio mondiale e come al suo interno si stanno sviluppando politiche e progetti per valorizzare questa nomina. In sella a una bici – ça va sans dire – i partecipanti potranno visitare i principali siti storici della città e interagire con i principali attori, pubblici o privati, che in questo momento sono alle prese con progetti e azioni di rigenerazione urbana e valorizzazione del patrimonio.
Partenza dal Castello Estense con visita al centro storico della nostra città, per arrivare a Palazzo dei Diamanti dove faranno tappa per una visita guidata.
I ragazzi raggiungeranno poi l’incantevole angolo verde all’interno delle mura con visita alla Associazione Culturale Nuova Terra Viva dalla quale si sposteranno, in un itinerario che idealmente segue il percorso delle mura cittadine, al Jazz Club Ferrara (Torrione S. Giovanni), al Teatro Ferrara Off, all’ex Teatro Verdi, all’ex caserma dei vigili del fuoco ora Consorzio Factory Grisù per terminare con una la visita presso Consorzio Wunderkammer. Ad ogni tappa i ragazzi avranno l’occasione di interfacciarsi con un testimone preferenziale che racconterà l’iniziativa della quale fa parte al gruppo, spiegandone gli obiettivi e l’impulso fondamentale nel realizzarla.
A ogni partecipante alla visita studio sarà consegnato un notebook formato da una serie di schede inerenti ai casi studio locali che si andranno a visitare (testo in inglese più una serie di foto) e una parte dedicata alla raccolta di note (suggerimenti, impressioni, ecc.) che emergeranno durante la visita. Il quaderno si presenta come uno strumento utile per ricordare i luoghi visitati e mettere in evidenza aspetti positivi, negativi, debolezze e punti di forza dei casi studio. Le informazioni contenute nel quaderno saranno la base di partenza per il workshop del venerdì 22, sempre a Ferrara, “Rigenerazione urbana e contemporaneità. Un possibile collegamento tra la valorizzazione contemporanea del patrimonio e i valori del MAB”.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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