Skip to main content

da: ufficio stampa Coldiretti Ferrara

DAL SATELLITE AL PRIMO FORMAGGIO D’ASINA: L’AGRICOLTURA VERSO IL FUTURO

Dai satelliti ai droni, dai prodotti Dop e Igp a quelli dell’albo tradizionale, Coldiretti Emilia Romagna con i suoi soci torna ad Expo al padiglione Coldiretti, inizio Cardo Sud, con le innovazioni tecnologiche che faranno l’agricoltura del futuro insieme con i prodotti di eccellenza e di alta qualità che hanno fatto dell’Emilia Romagna la food valley mondiale.
Da lunedì 21 a domenica 27 settembre – informa Coldiretti regionale – alla grande tradizione dei 41 prodotti a denominazione di origine (è la prima regione europea per prodotti Dop e Igp), ai 356 prodotti iscritti nell’albo dei prodotti tradizionali e ai 20 vini Doc e Docg, si affiancheranno le tecnologie più innovative che portano l’agricoltura incontro la futuro, dai satelliti ai droni, ma senza dimenticare la tradizione, come l’allevamento delle api, insetti senza i quali, secondo Albert Einstein, la vita sulla terra finirebbe nel giro di pochi anni, le guide dei grandi musei del cibo di qualità, il rapporto tra l’agricoltura e il turismo in una regione che in estate raddoppia il numero degli abitanti.
Si comincia lunedì con un mostra sull’agricoltura sociale, in particolare con prodotti di San Patrignano, comunità che sin dagli inizi ha utilizzato l’agricoltura sociale quale importante strumento per il recupero e il reinserimento di persone affette da dipendenze, in occasione della partecipazione del presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo al Convegno internazionale “Agricoltura sociale e microcredito” con il Ministro Maurizio Martina. “Pomodoro italiano nel mondo. L’aggregazione come strumento per competere sui mercati internazionali”, incontro organizzato dal Consorzio Casalasco del pomodoro.
Nel pomeriggio di lunedì verranno presentate le nuovissime guide dei Musei del Cibo di Parma; martedì sarà la volta dell’italian sounding e della tutela del made in Italy con Giancarlo Caselli presidente del Comitato scientifico dell’Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare, mercoledì tocca all’hi-tech dell’agricoltura del futuro con satelliti e tecnologie da James Bond che affiancheranno gli agricoltori nella coltivazione della terra e nella salvaguardia dell’origine dei prodotti; giovedì arriveranno ad Expo i pescatori della Riviera, venerdì verrà presentato il primo esempio di ritorno agli agricoltori di suolo sottratto alla cementificazione e verrà illustrato l’accordo Cai/Pioneer; sabato sarà presentato in prima mondiale (fino ad oggi non era possibile produrlo) il primo formaggio prodotto con latte d’asina e si parlerà della Pera Igp dell’Emilia Romagna; domenica la settimana di chiuderà con il patto tra agricoltori, ristoratori e albergatori della Riviera Romagnola per valorizzare i prodotti locali..
Nell’arco della settimana si terranno mercati di Campagna Amica e preparazione del cibo di strada con prodotti dell’Emilia Romagna, colazione all’Italiana, laboratori di preparazione della pasta e della piadina, pigiatura dell’uva, vongolata gigante di Goro, animazioni. Un apposito spazio sarà destinato ai giovanissimi. Tutte le mattine, dal lunedì al venerdì, i bambini delle scuole primarie potranno scoprire e recitare la vita delle api e dell’apicoltore.

Coldiretti Emilia Romagna ad Expo – padiglione Coldiretti

Programma 21-27 settembre:
Tutti i giorni: Mercati di Campagna Amica e cibo di strada con prodotti dell’Emilia Romagna, colazione all’Italiana, laboratori di preparazione della pasta e della piadina, pigiatura dell’uva, animazioni.
Dal lunedì al venerdì, ore 10,30 – Il gioco dell’alveare – animazione per i bambini delle scuole primarie.
Lunedì 21 settembre
Ore 10,00 – Mostra dei prodotti di San Patrignano”, la comunità che per prima ha utilizzato l’agricoltura sociale quale importante strumento per il recupero e il reinserimento di persone affette da dipendenze”, in occasione della partecipazione del presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo al Convegno internazionale “Agricoltura sociale e microcredito” con il Ministro Maurizio Martina.
Ore 11,30 – “Pomodoro italiano nel mondo. L’aggregazione come strumento per competere sui mercati internazionali”. Incontro organizzato dal Consorzio Casalasco del Pomodoro.
Ore 15.00: Pagine da gustare – La Food Valley raccontata dalle guide dei musei del cibo di Parma

Martedì 22 settembre
Ore 11.15: Essere italiani o sembrare italiani: italian sounding e tutela del made in Italy – Convegno con il giudice Giancarlo Caselli, presidente del Comitato scientifico dell’Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare.
Ore 18.30: La grande dolcezza/l’oro di Einstein – Il miele: come si produce, come si degusta

Mercoledì 23 settembre
Ore 10.30: La patata di Bologna Dop – L’innovazione tecnologica che scopre la vera origine delle patate: mai più patate straniere spacciate per italiane.
Ore 18.00 (roof garden su invito)
Orizzonte Terra: economia, produttività e sostenibilità in agricoltura.

Giovedì 24 settembre
Ore 11,00: Ferrara nel piatto: show cooking di mare

Venerdì 25 settembre
Ore 11.00: AF-X1 la nuova soluzione italiana per tutelare le produzioni maidicole locali dal rischio aflatossine – con Coldiretti, Consorzi Agrari d’Italia e Pioneer Hi-Bred Italia
ore 17.00: La terra agli agricoltori – Primo esempio di terreni sottratti alla cementificazione e tornati agli agricoltori

Sabato 26 settembre
Ore 10,30: La Multifunzionalità della zootecnia emiliano romagnola. Incontro promosso dall’associazione regionale allevatori dell’Emilia Romagna
Ore 15,30: la pera Igp dell’Emilia Romagna – aspetti produttivi e nutrizionali: incontro con il produttori di Modena.

Domenica 27 settembre
Ore 10,30: Un patto per la Riviera – Agricoltori, ristoratori, albergatori uniscono le forze per un turismo che valorizzi tutti i soggetti del territorio.

tag:

COLDIRETTI


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it