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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Giovedì 24 giornata dedicata a terme, salute e benessere. In mostra in Piazzetta i centri termali del territorio, con tante iniziative per i visitatori. Talk show sul wellness come strumento di crescita per il made in Italy. Si pensa già al dopo Expo: la Regione incontra i Sindaci per affrontare insieme le sfide dei prossimi mesi. Nel pomeriggio presentazione di una app per non vedenti. Una sfilata di moda “made in Bologna” e l’esibizione dell’orchestra Casadei per la festa conclusiva della settimana

Terme, salute e benessere in vetrina domani, giovedì 24 settembre, nella giornata conclusiva della settimana di protagonismo della Regione Emilia-Romagna ad Expo Milano 2015.
I visitatori potranno conoscere da vicino un altro fiore all’occhiello del turismo regionale, che con 26 stabilimenti in 19 località lungo la via Emilia, da Rimini a Parma, rappresenta un quarto del termalismo italiano. Per tutto il giorno in Piazzetta il pubblico sarà coinvolto in iniziative di animazione: trattamenti, consulenze sanitarie di carattere termale, spettacoli e video. Le attività sono organizzate dall’Unione di Prodotto Terme, Salute e benessere dell’Emilia-Romagna in collaborazione con il Circuito termale dell’Emilia-Romagna. Ad Expo parteciperà una rappresentanza del prodotto regionale, costituita dalle Terme di Castrocaro-Terra del Sole e di Bagno di Romagna, in provincia di Forlì-Cesena.
Di “Wellness quale strumento per il Made in Italy” si parlerà nel talk show in programma dalle 15 alle 17 nel Parco della biodiversità, o in caso di maltempo nello Spazio Emilia-Romagna. L’incontro è condotto dal giornalista Fabrizio Binacchi, direttore della sede Rai dell’Emilia-Romagna, che dialogherà con gli esperti sui temi dello sport, benessere, terme, salute e alimentazione. Parteciperà l’assessore regionale al Turismo Andrea Corsini.

L’incontro con i Sindaci
Nella giornata conclusiva di protagonismo, l’Emilia-Romagna traccia un bilancio ma soprattutto pensa già al dopo Expo: lo farà, dalle 11 alle 13, incontrando i Sindaci dei Comuni emiliano-romagnoli nella Sala della terra del Parco della biodiversità. Il meeting, organizzato in collaborazione con Anci Emilia-Romagna, verterà sul tema “La sfida dell’Emilia-Romagna oltre Expo”.
Per partecipare all’Esposizione Universale la Regione ha puntato su attività di co-progettazione e sulla condivisione di azioni e iniziative con enti locali e territori, nella convinzione che soltanto lavorando insieme sia possibile costruire uno sviluppo di qualità, sostenibile dal punto di vista ambientale e sociale. Facendo tesoro di questa esperienza, nell’incontro con i Sindaci si discuterà di come affrontare gli impegni dei prossimi mesi: dall’attuazione dei programmi comunitari alla realizzazione degli stati generali della green economy, dalle riforme istituzionali all’agenda digitale.
Ad incontrare i Sindaci saranno il presidente della Regione Stefano Bonaccini, il sottosegretario Andrea Rossi e gli assessori Andrea Corsini e Palma Costi.

I Frutteti della biodiversità
Non opere d’arte, ma varietà di alberi da frutta a rischio di scomparsa custodite in veri e propri musei a cielo aperto. É la Rete dei Frutteti della biodiversità in Emilia-Romagna, sette giardini per conservare e far conoscere frutti antichi dimenticati, un tempo tipici del territorio: oltre 200 varietà iscritte nel Repertorio regionale della biodiversità. L’iniziativa sarà presentata domani nello Spazio Emilia-Romagna alle 11,30. Ad illustrarla sarà Sergio Guidi, coordinatore della Rete e autore del libro “ I Giardini della biodiversità”. L’incontro sarà anche l’occasione per far conoscere la figura degli “agricoltori custodi”, selezionati dalla Regione attraverso un bando del Programma di sviluppo rurale, che hanno il compito di coltivare o allevare le varietà e le specie animali e vegetali più a rischio di estinzione.

“L’Emilia-Romagna da sentire”: una app per i non vedenti
Rendere accessibile anche alle persone non vedenti ed ipovedenti gli spazi della Regione Emilia-Romagna ad Expo. È possibile grazie a un’applicazione – sviluppata per dispositivi Apple (IPhone e Ipad) dall’ingegner Fabio Goldoni – che sarà presentata alle ore 14 nello Spazio Emilia-Romagna. Si tratta di una app con cui sono stati trasformati in audio tutti i testi delle 223 icone presenti nello schermo interattivo della Piazzetta, il Touch wall di quattro metri per due che propone itinerari su misura alla scoperta di prodotti tipici, arte, industria, ricette, città e paesaggi dell’Emilia-Romagna.
L’iniziativa è realizzata dalla Regione in collaborazione con il Consiglio regionale Emilia-Romagna dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e con il Centro interregionale del Libro Parlato di Modena. Ad illustrarla saranno il presidente della Regione Stefano Bonaccini, l’assessore regionale al Turismo Andrea Corsini, la dirigente dell’Area turismo Laura Schiff, il presidente Uici Emilia-Romagna Stefano Tortini e il responsabile del Centro del Libro Parlato di Modena Ivan Galiotto.
Nella stessa giornata i visitatori potranno anche compiere una forte esperienza sensoriale: saranno messi nelle stesse condizioni di una persona non vedente mediante una benda e invitati a camminare per un breve percorso al buio, seguiti da un istruttore di autonomia e mobilità dell’Unione Italiana Ciechi con l’ausilio di un bastone bianco.

I segreti della Mortadella
La Mortadella di Bologna è famosa nel mondo. Esiste tuttavia un altro luogo, in Emilia-Romagna, che ha scoperto nel proprio territorio antiche origini di questo salume: Salvaterra di Casalgrande, in provincia di Reggio Emilia. I risultati della ricerca storica saranno presentati da chi l’ha condotta, il professor Roberto Gandini, che ha ritrovato nell’Archivio di Stato di Reggio un documento del XVI secolo in cui compare un insaccato di carne suina con la denominazione di mortadella. L’appuntamento con “8 maggio 1556, fiocco rosa a Salvaterra di Casalgrande” è alle ore 16 nello Spazio Emilia-Romagna.

Moda e musica insieme per il gran finale
Moda e musica insieme per il gran finale della settimana di protagonismo della Regione Emilia-Romagna ad Expo. Doppio appuntamento alle 18 con la sfilata del Centergross di Bologna in Piazzetta e lungo il Cardo nord ovest e, alla stessa ora, con l’orchestra Casadei sul palco di Palazzo Italia.
Le modelle saranno vestite con gli abiti rappresentativi delle ultime tendenze proposte dagli operatori del Centergross di Bologna. Si tratta del distretto europeo per il commercio nato nel capoluogo felsineo nel 1977 e divenuto un polo economico riconosciuto a livello internazionale per l’eccellenza di prodotti made in Italy. Con 1 milione di metri quadrati di superficie e più di 680 aziende, di cui circa il 70% legate al comparto moda, il Centergross realizza un volume di affari complessivo di 5 miliardi di euro e registra più di 1 milione e 660 mila accessi annuali, di cui il 60% di buyer internazionali.

L’Emilia-Romagna capitale del ballo e del turismo, del sorriso e dell’ospitalità: così l’orchestra di Mirko Casadei porta ad Expo il carattere della regione. Quella del liscio è una tradizione nata in Emilia-Romagna nel 1928 grazie al fondatore maestro Secondo Casadei, e che ha vissuto il massimo splendore negli anni 70. Un fenomeno nazionale che ancora oggi suscita entusiasmo e partecipazione.

Saranno invece le note di Verdi e di Puccini, oltre a una rassegna di canzoni melodiche del passato e del presente, le protagoniste dell’altro appuntamento musicale della giornata. Alle 12 sul palco di Palazzo Italia si esibirà il Classic Trio, composto dal soprano Reiko Higa, dal tenore Mauro Montanari e dal pianista Cristian Menghi. Il concerto è organizzato in collaborazione con il Distretto della Musica Valmarecchia, nato recentemente su iniziativa della Regione Emilia-Romagna.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

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Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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