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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Il presidente Bonaccini apre la kermesse con testimonial che rappresentano l’Emilia-Romagna nel mondo. Fino a giovedì 24 settembre sette giorni di forum, incontri, concerti e tante iniziative per il pubblico. Ricerca e innovazione industriale, agricoltura, formazione, ambiente, cultura e turismo i pilastri del programma. Una vetrina per portare nel mondo le eccellenze dell’Emilia-Romagna

Un bolide di Maranello, la Ferrari 2013 di Raikkonen che campeggia tra la Piazzetta e lo Spazio dell’Emilia-Romagna a Expo. “La Ferrari è il simbolo di una Emilia Romagna che corre e con lei vuole che corra tutta l’Italia. Siamo un territorio che sta dando e vuole dare un contributo importante affinché l’Italia ritorni a crescere. E noi ne saremo una delle locomotive”. Così il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini aprendo la Settimana di Protagonismo a Expo Milano 2015 dove, fino al 24 settembre, l’Esposizione Universale sarà una vetrina per portare nel mondo le eccellenze del territorio emiliano romagnolo.
Spazio Emilia-Romagna, Piazzetta, Palazzo Italia, Parco della biodiversità e Cardo saranno animati da oltre cinquanta eventi tra seminari, convegni, concerti e iniziative che coinvolgeranno direttamente il pubblico. All’avvio della kermesse anche gli assessori regionali Palma Costi (Attività produttive), Simona Caselli (Agricoltura), Patrizio Bianchi (Scuola Lavoro e Formazione), Andrea Corsini (Turismo) e il sottosegretario alla Presidenza Andrea Rossi.
Con il presidente Bonaccini diversi testimonial, che rappresentano l’Emilia-Romagna nel mondo: gli scrittori Carlo Lucarelli e Valerio Massimo Manfredi, il campione olimpico di sci Giuliano Razzoli, l’ex calciatore Giancarlo Marocchi, il cantante dei Nomadi Beppe Carletti e Antonio Ghini direttore dei Musei Ferrari. Personaggi che hanno anche – durante il taglio del nastro dello Spazio Emilia Romagna – un breve racconto della loro terra. Poi il 24 settembre, alla chiusura della Settimana di Protagonismo, ci sarà anche il modenese Gregorio “Greg” Paltrinieri, campione del mondo dei 1500 metri stile libero.
“Siamo la regione più presente per qualità e quantità di proposte ad Expo. Un primato che poggia anche sulla disponibilità di imprese, conzorzi, associazioni ed enti locali di fare squadra insieme. L’Expo è una grande occasione per ‘seminare bene’: abbiamo consolidato relazioni europee ed internazionali con chi ne avevamo già e ne abbiamo create nuove e importanti. Ciò che produce la nostra regione è parte consistente di quel Made in Italy sempre più cercato nel mondo: con oltre 50 miliardi di export nel 2014 è un 1015 che vedrà ulteriormente crescere quei numeri” ha sottolineato il presidente Bonaccini.

La settimana di protagonismo dell’Emilia-Romagna ad Expo è declinata giorno per giorno su temi distinti: industria e innovazione; educazione, formazione e scuola (19 settembre); ambiente ed educazione alla sostenibilità (20 settembre); turismo (21 settembre); agricoltura (22 settembre); cultura e turismo (23 settembre); terme, benessere e salute (24 settembre).
In programma, nel fitto calendario di appuntamenti, un forum internazionale per riflettere sull’alimentazione, grande tema di Expo Milano 2015, ma anche su innovazione e sicurezza in campo alimentare ed agroalimentare: il “World Food research and innovation Forum”, il 22 e 23 settembre, metterà a confronto i maggiori esperti di questi temi provenienti da tutto il mondo.
Nella giornata conclusiva la Regione incontrerà i Sindaci dei Comuni emiliano-romagnoli per affrontare insieme la “Sfida dell’Emilia-Romagna oltre Expo”.
Sabato 19 un workshop su “Sistemi formativi e percezione dell’identità enogastronomica italiana”, con le eccellenze formative dell’Emilia-Romagna, e il 21 settembre incontro internazionale su “La Macro Regione europea Adriatico-Ionica”. Nello stesso giorno si discuterà del problema dei cambiamenti climatici durante il seminario “Climate Chang-ER”, con il progetto dell’Emilia-Romagna che si candida a laboratorio nazionale.

Sabato 19 un workshop su “Sistemi formativi e percezione dell’identità enogastronomica italiana”, con le eccellenze formative dell’Emilia-Romagna, e il 21 settembre incontro internazionale su “La Macro Regione europea Adriatico-Ionica”. Nello stesso giorno si discuterà del problema dei cambiamenti climatici durante il seminario “Climate Chang-ER”, con il progetto dell’Emilia-Romagna che si candida a laboratorio nazionale per la riduzione delle emissioni di gas serra di origine agricola. Sempre lunedì 21 fari puntati anche sul “Turismo in Emilia-Romagna”, con un forum che spazierà dall’Appennino alle città d’arte, dalla Costa adriatica alla via Emilia. Nella settimana del protagonismo sarà consegnato il premio “Bologna International Sustainability & Food Award 2015”, voluto da Regione e Comune di Bologna per il progetto Bologna city of food.

Moltissimi gli eventi dedicati al grande pubblico. A partire dalla musica, con differenti repertori che vedono protagoniste soprattutto le orchestre giovanili dell’Associazione scuole di musica dell’Emilia Romagna; l’esibizione dell’Orchestra Grande evento con venti coppie di ballerini che si cimenteranno con le musiche del repertorio del Maestro Secondo Casadei; il concerto di 400 ragazzi di 8 bande giovanili in rappresentanza di tutta la regione, che daranno vita alla banda più numerosa che si sia mai esibita ad Expo; il folk dell’Appennino reggiano con il gruppo Lassociazione e quello internazionale con i Sacri Cuori, la lirica del Classic Trio e la Danza moderna con Artemis Danza.

E ancora: il record delle “100 paste ripiene dell’Emilia-Romagna” realizzate in diretta; le rievocazioni in costume dei Borghi storici d’eccellenza; i laboratori del gusto alla scoperta delle tradizioni enogastronomiche della regione realizzati dagli allievi degli Istituti alberghieri e agrari; le animazioni di divulgazione ambientale con i Centri di educazione alla sostenibilità; gli insegnamenti di cucina autentica con Casa Artusi; i maestri di sci del Comprensorio Valli del Cimone e i trattamenti di bellezza con i centri termali della regione.

Lo spazio “Emilia-Romagna in Expo”
I grandi personaggi del passato, che con il loro genio hanno fatto la storia dell’Emilia-Romagna, affiancati dalle celebrità di oggi: le pareti dello spazio “Emilia-Romagna in Expo” propongono un viaggio tra passato e presente, con uno sguardo rivolto al futuro. Si presenta così ai visitatori l’area interamente dedicata alla Regione per la settimana di protagonismo, che si colloca di fianco alla Piazzetta e a due passi da Palazzo Italia.

Alle pareti si intrecciano immagini dei paesaggi più rappresentativi – dagli Appennini al Po alla costa Adriatica – con quelle dei personaggi che, nei campi più disparati, hanno portato l’Emilia-Romagna nel mondo: Pellegrino Artusi, Lucio Dalla, Luciano Pavarotti, Matilde di Canossa, Guglielmo Marconi, Giuseppe Verdi, Federico Fellini, Giovannino Guareschi, Enzo Ferrari, Antonio Ligabue, Giovanni Pascoli, Marco Simoncelli, Giorgio Morandi, Cesare Zavattini.

Un’altra parete raccoglie i pensieri di alcuni personaggi famosi emiliano-romagnoli che in poche righe esprimono la loro idea dell’Emilia-Romagna di oggi e del futuro (Carlo Lucarelli, Valerio Massimo Manfredi, Mirella Freni, Alex Zanardi, Anna Molinari, Guido Barilla, Nerio Alessandri, Luciano Ligabue). I visitatori potranno scrivere la propria frase e condividerla su #dreamER.

A completare lo spazio, la sala degli incontri e un’area destinata ai giochi interattivi con i visitatori. Nella saletta cinema sarà proiettato il filmato “L’Emilia-Romagna del futuro”, nato da un’idea che è anche una domanda suggestiva da porre ai visitatori di Expo: se a qualcuno venisse in mente di produrre “cose” per il futuro, ad esempio un panino, una scuola o un’automobile, potrebbe farlo lungo la via Emilia? Si può scoprire senza uscire dall’Emilia-Romagna? Ovviamente sì, e a ben guardare non si deve neppure aspettare il futuro.

La Piazzetta sul Cardo
L’avventura dell’Emilia-Romagna a Expo è partita il 5 agosto scorso, con l’inaugurazione della Piazzetta sul Cardo, uno dei due viali principali dell’esposizione.
Finita la settimana di protagonismo, è qui – oltre che a Palazzo Italia e alla Mostra delle Regioni – che fino al 31 ottobre proseguirà la presenza dell’Emilia-Romagna all’Esposizione Universale. Uno spazio che, con la grande insegna “Explor ER”, invita il visitatore a esplorare e scoprire l’intero territorio, i suoi prodotti, i punti di forza.
“Food for life, food for mind”, “Cibo per la vita, cibo per la mente”: questo il tema scelto per la Piazzetta. Ad animare lo spazio le proposte di comuni, consorzi, associazioni no profit, enti di ricerca che hanno risposto al bando regionale e che raccontano l’agricoltura, l’industria, i prodotti tipici, le ricette, l’arte, le città e i personaggi illustri. Realizzata in collaborazione con Ervet e Finanziaria Bologna Metropolitana, è un viaggio nei territori. Un viaggio anche visivo e interattivo, grazie a uno speciale Touch wall di quattro metri per due: una sorta di mosaico 2.0, composto da 223 icone. Un semplice tocco per compiere il proprio itinerario su misura, in un gioco di rimandi attraverso prodotti tipici, ricette, arte, personaggi illustri, primati dell’industria e della ricerca.
Un invito a esplorare l’Emilia-Romagna che la Regione rivolge a tutti i visitatori dell’Expo, con la possibilità di “portarsi a casa” quello che più ha colpito (testi, foto e icone sono infatti scaricabili su smartphone e tablet).
Una particolare attenzione è stata dedicata all’accessibilità del Touch screen: grazie alla collaborazione dell’Unione Italiana Ciechi e non vedenti dell’Emilia Romagna e del Centro interregionale del Libro parlato di Modena, tutti i contenuti delle icone sono accessibili anche alle persone prive di vista.

Expo Emilia-Romagna…on line
Tutti i dettagli dell’Emilia-Romagna a Expo si trovano sul sito http://expo2015.regione.emilia-romagna.it (ottimizzato anche per dispositivi mobile e bilingue italiano/inglese). E’ disponibile anche l’App ER Expo 2015, per dispositivi Android e iOS, che consente di accedere al calendario completo degli eventi in programma a Milano e sul territorio emiliano-romagnolo e costruire il proprio itinerario personalizzato.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

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