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Da: Ufficio Stampa Lega Nord Emilia Romagna

“Gli Azzerati hanno ragione: purtroppo per i ferraresi nel 2015 al governo non c’era la Lega altrimenti, per Carife, molto probabilmente, le cose sarebbero andate in modo diverso e i risparmiatori sarebbero stati tutelati come sta succedendo oggi con Carige. In ogni caso i rimborsi per i cittadini vittime del crac Carife e del Salvabanche ci sono e verranno erogati per sanare, almeno in parte, i gravissimi danni causati dal Pd. Questo è un nostro grande risultato ottenuto dopo tre anni di battaglie a fianco dei ferraresisu tutto il territorio e a breve incontreremo i cittadini per spiegare come, con semplicità, potranno ottenere quello che è loro dovuto dopo tre anni di battaglie della Lega su tutto il territorio”.

Alan Fabbri, capogruppo Lega Nord in Regione Emilia Romagna, insieme ai deputati Emanuele Cestari e Maura Tomasi, commenta i risultati confermati dalla Manovra di governo per il rimborso dei risparmiatori truffati.

“Per la prima volta vengono riconosciuti seriamente i diritti degli azionisti che verranno rimborsati con un acconto del 30% della cifra inizialmente investita, mentre gli obbligazionisti passano dall’80% al 95% nella quota dei rimborsi”, si tratta di un “risultato storico per il nostro territorio e per le famiglie che tanto a lungo hanno subito le politiche della sinistra sentendosi oltretutto chiamare speculatori daMarattin e da tutto il Pd ferrarese, mentre chiedevano giustizia”, aggiunge il capogruppo.”Ora che i risultati concreti sono arrivati desidero ringraziare tutte le associazioni del territorio che hanno combattuto questa battaglia per tre lunghissimi anni e alle quali abbiamo sempre dato il nostro più solido appoggio”.

Per Cestari e Tomasi “i rimborsi ai risparmiatori traditi erano un atto dovuto che finalmente la Lega al governo ha reso concreto e acopertura dei rimborsi abbiamo stanziato un budget di 1,6 miliardi in tre anni” e “non abbiamo dimenticato anche chi ha pagato più degli altri questa sciagura economica e coloro che hanno un ISEE inferiore ai 35000 euro troveranno una corsia preferenziale nelle procedure di rimborso che saranno definite dal MEF”.

Sull’argomento interviene anche Enrico Scarazzati presidente della Lega Consumatori di Ferrara: “Andiamo avanti con positività e determinazione, quello che è stato raggiunto è un risultato importante e ora si tratta di attendere i decreti attuativi e avviare le procedure per ottenere i rimborsi”, spiega Scarazzati. “La nostra associazione insieme a tutto in nostro staff di tecnici sarà di supporto ai cittadini per dare tutti i chiarimenti necessari e seguirli passo passo nelle procedure”, aggiunge il presidente. E conclude: “Ai nostri associati invieremo una comunicazione specifica, ma la nostra disponibilità è a 360 gradi, siamo aperti a sostenere con competenza i procedimenti di tutte le vittime del crac, azionisti e obbligazionisti”.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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