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Da: Ufficio Stampa Lega Nord Emilia Romagna

“Siamo molto soddisfatti della forte convergenza politica che abbiamo raccolto sul nostro disegno di legge regionale contro il bracconaggio ittico. Oggi, in Commissione V, è stato deciso un iter operativo per dare sostanza al testo che abbiamo depositato lo scorso marzo: a breve verrà formato un intergruppo che si occuperà della elaborazione del progetto, a cui parteciperanno tutte le forze politiche oltre a tecnici regionali e rappresentanti delle associazioni e, inoltre, è già stato delineato un calendario di massima delle fasi operative per rendere effettivo, quanto prima, al progetto. Siamo contenti che finalmente sia stata riconosciuta l’urgenza di intervenire contro la piaga del bracconaggio, anche in modo preventivo, e siamo certi che l’affidamento delle zone d’acqua alle associazioni sportive, tramite concessioni, sia la formula migliore per tutelare la salute del territorio e per proteggerlo dal pericolo della pesca di frodo in attesa dell’inasprimento delle pene a livello nazionale”.

Così Alan Fabbri, capogruppo Lega Nord in Regione e Andrea Liverani, consigliere Lega Nord, a nome di tutto il gruppo Lega intervengono dopo la seduta di Commissione V che si è tenuta questa mattina durante la quale si è discusso del disegno di legge contro il bracconaggio ittico presentata dalla Lega Nord lo scorso marzo.

“Il nostro progetto prevede di affidare, tramite concessioni, la gestione delle acque alle associazioni sportive, con lo scopo di contrastare bracconaggio ittico e spopolamento dei fiumi. Di fatto con questa legge la Regione avrà la possibilità di affidare i corsi d’acqua tramite concessioni ad associazioni o federazioni di pescatori sportivi, che potranno utilizzarli per finalità compatibili conservazione dei patrimoni ittici e dell’ecosistema e, in cambio, dovranno garantire una vigilanza ittica organizzata”, spiegano ancora Fabbri e Liverani.

La Commissione ha deciso che “coordinatori dell’intergruppo saranno il consigliere della Lega, Andrea Liverani, e il consigliere del Pd, Paolo Calvano, e che all’elaborazione del testo definitivo parteciperanno anche i rappresentanti della associazioni sportive oltre che dei tecnici esperti della Regione”, aggiungono “in questo modo siamo certi si arriverà ad un progetto condiviso e non più procrastinabile, considerato che nelle Regioni vicine la possibilità di affidare in concessione le zone d’acqua esiste già da tempo”.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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