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Il capogruppo in Regione della Lega Nord, Alan Fabbri: “Si segua la scia di Zaia che sta trattando col governo la velocizzazione del percorso attraverso l’emanazione di leggi delega”

“Era necessario e doveroso, così come richiesto dal nostro gruppo qualche settimana fa, che il governatore dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, venisse a relazionare l’Assemblea legislativa su come stanno procedendo i lavori in commissione con riferimento al percorso di Autonomia. Tuttavia, non basta. Poiché, come Lega Nord chiediamo che la Giunta Bonaccini vada a trattare col Governo nazionale tutte e 23 le deleghe che la nostra Costituzione riconosce alle Regioni, seguendo la scia di quanto sta avvenendo in Lombardia e Veneto. Tant’è che domani mattina il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, seguendo quanto già fatto dal Governatore del Veneto Luca Zaia, incontrerà il ministro per gli Affari Regionali Erika Stefani, per chiederle di esaminare la richiesta di allargamento dell’autonomia, a tutte le 23 materie, che la Regione Lombardia ha formalizzato al ministero per gli Affari regionali”.

Così il capogruppo in Regione della Lega Nord, Alan Fabbri, questa mattina nell’assise del parlamento regionale, ha esordito nel corso del suo intervento conseguente alla “Relazione del Presidente della Giunta su indirizzi circa la riapertura del negoziato con il Governo per l’autonomia differenziata ex articolo 116, comma III, della Costituzione”.

“Tuttavia – ha sottolineato il capogruppo del Carroccio – ad oggi non abbiamo avuto modo di visionare alcun documento ufficiale in merito ai lavori che la Giunta regionale sta effettuando. Quel che ci preme, come Lega, infatti, è esortare la Giunta medesima a chiedere al Governo centrale le delega di tutte e 23 le competenze previste dalla Costituzione. Perché non seguire la scia di altre due regioni, Veneto e Lombardia, che al pari della nostra Emilia-Romagna sono campionesse in termini di Pil prodotto? Perché non seguire l’esempio del Governatore del Veneto, Luca Zaia, che sta “trattando” col nuovo governo la velocizzazione del percorso di autonomia regionale attraverso l’emanazione di una Legge delega?”

“Uno strumento legislativo – affonda il colpo Fabbri – che consente al Governo di concertare più velocemente le intenzioni delle Regioni e di fissare, altrettanto velocemente, le risorse che da Roma tornerebbero sul nostro territorio. Allora sì che risparmieremmo, davvero tutti quanti, tempo e denaro su una battaglia giusta e condivisa dai cittadini: si pensi solo che ad oggi la Regione Emilia-Romagna versa più di 17 miliardi di euro all’anno a fondo perduto nelle casse dello Stato centrale”.

“Ferma restando la nostra posizione orientata a un confronto costruttivo su un argomento così importante quale è l’autonomia, sin da ora, però, chiediamo l’audizione in Assemblea di tutte le parti sociali e le associazioni di categoria che, proprio grazie alla svolta epocale rappresentata dalla maggiore autonomia della nostra Regione, tornerebbero a essere ancor più protagoniste del nostro territorio” ha concluso Fabbri.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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