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Da: Il baule volante

Spettacolo evento a Favole sotto gli alberi:

Thioro, un cappuccetto rosso Senegalese

La quindicesima edizione della rassegna estiva di Teatro per Bambini e Famiglie Favole sotto gli Alberi prosegue, sabato 10 agosto alle ore 21,15 presso Factory Grisù (Ferrara, via Poledrelli, 21 – ex caserma dei vigili del fuoco), con uno spettacolo-evento che difficilmente sara’ dimenticato: “Thioro, un cappuccetto rosso senegalese” coproduzione internazionale nata dalla collaborazione di due fra i maggiori centri produttivi italiani, Accademia Perduta/Romagna Teatri e Le Albe/Ravenna Teatro e la giovane compagnia senegalese Ker Théâtre Mandiaye N’Diaye.

Per festeggiare l’importante traguardo di questi 15 anni di rassegna estiva, la Direzione Artistica ha davvero voluto stupire, proponendo al pubblico cittadino lo spettacolo che, quest’anno, è stato insignito del premio Eolo Award come miglior progetto produttivo italiano. In scena, assieme agli artisti senegalesi Fallou Diop e Adama Gueye che recitano, giocano, saltano volando da una parte all’altra della scena e suonano potenti djembe africani, il trombettista romagnolo Simone Marzocchi, in un gioco scenico gioioso in cui le culture, le tradizioni, le storie e le musiche si fondono, si confondono, fanno festa insieme.
Thioro si presenta nella struttura tradizionale dello spettacolo di piazza africano e non solo, ovvero a pianta centrale, con l’azione scenica al centro e gli spettatori in cerchio che non potranno evitare di chiedersi: come mai la fiaba di Cappuccetto Rosso, con minime variazioni (la iena al posto del lupo) si ritrova uguale a se stessa in due culture così distanti e diverse fra loro?
Forse che distanze e differenze sono minori di quanto si pensi?
Thioro, un cappuccetto rosso senegalese è uno spettacolo nato in Senegal, nuova occasione di incontro nel solco del meticciato teatrale del Teatro delle Albe. Una relazione feconda con la terra di origine di Mandiaye Ndiaye, attore cardine della compagnia scomparso nel 2014, con cui le Albe hanno posto le basi del proprio teatro attraversando insieme i canti e i paesaggi d’Africa. Reinvenzione dal respiro africano di Cappuccetto Rosso, una delle fiabe europee più popolari al mondo e di cui esistono numerose varianti, Thioro, un cappuccetto rosso senegalese evoca soltanto il popolare racconto della bambina che indossa un cappuccio rosso e che, mentre attraversa il bosco per portare provviste alla nonna, incontra un temibile lupo che la inganna. In realtà, in un ritmo pulsante e grazie all’intreccio di diverse lingue, strumenti e immaginari, lo spettatore attraversa non il bosco, ma la savana, e incontra non il lupo, ma Buky la iena, in un viaggio immaginifico e bruciante attraverso l’Africa. Un lavoro che fa incontrare e mette in corto circuito la fiaba europea con la tradizione africana, partendo dalla suggestione di come l’origine esatta di Cappuccetto Rosso continui a essere un’incognita, e narrazioni basate o ispirate allo stesso tema possano trovarsi non solo nel folklore europeo, ma anche nella tradizione del Lontano e Medio Oriente e in Africa. Un racconto tradizionale, estratto dal cuore della letteratura orale, che è riuscito senza sforzo e in modo indiscutibile a essere considerato uno dei racconti popolari più famosi di tutti i tempi e che ha rappresentato, e rappresenta ancora, molto più di quello che il lettore o l’ascoltatore comune possono immaginare.
La fioritura afro-romagnola del Teatro delle Albe comincia nel 1987 con la ricerca, tra gli immigrati perlopiù senegalesi al tempo, di coloro che potessero farsi sulla scena immagine di un sud del mondo dilaniato, e partecipare alla costruzione di un percorso condotto sul piano artistico e culturale. Un meticciato teatrale che nasce quando la compagnia, intrecciando la lezione della tradizione teatrale alla ricerca del nuovo, acquisisce al suo interno dei griots senegalesi (cantastorie itineranti), coniugando drammaturgia, danza, musica, dialetti, invenzione e radici.

Lo spettacolo si rivolge a tutti i bambini dai 5 agli 11 anni.

In caso di maltempo lo spettacolo sarà realizzato al coperto, presso la Sala Macchine dello Spazio Grisù.

La rappresentazione avrà inizio alle ore 21,15.
L’ingresso è di € 5,00 per i bambini e di € 6,00 per gli adulti, senza prenotazione.

Informazioni: Il Baule Volante –Paola Storari 347/9386676.

http://ilbaulevolante@libero.it www.ilbaulevolante.it

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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