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“Riqualificazione” di viale Carducci a Lido degli Estensi
Le associazioni ambientaliste  al fianco del Comitato contro l’abbattimento dei pini

In un periodo in cui sembra finalmente diffondersi la coscienza della necessità di una riconversione ecologica e del rispetto diffuso dell’ambiente, può sembrare incredibile che il progetto di “riqualificazione” del viale centrale di una nota località balneare parta dall’abbattimento di 47 alberi adulti, alberi in buona parte sopravvissuti alla furia della speculazione edilizia degli anni sessanta e settanta del Novecento. E’ ciò che sta per accadere al Lido degli Estensi, per volontà del Comune di Comacchio, dove inizieranno a giorni i lavori di “riqualificazione” di viale Carducci sulla base di un progetto che nasce vecchio, impostato su presupposti superati che ignorano le norme più elementari di rispetto dell’ambiente.

Eppure nel 2015 il Comune di Comacchio era partito col piede giusto con un concorso di idee per riqualificare il viale Carducci del quale risultò vincitore, nel 2016, un progetto impostato sul rispetto dei valori ambientali presenti nel luogo, anche secondo le indicazioni, è bene ricordarlo, dell’articolo 23 bis della normativa tecnica di attuazione del Piano Regolatore Generale, che risulta tuttora vigente, che inserisce il viale Carducci nelle “zone di salvaguardia di qualità urbana” .

In seguito il Comune, dopo un lungo periodo di gestazione, non conferì l’incarico di progettazione  al vincitore del concorso, come sarebbe stato giusto e logico aspettarsi, ma all’ACER-Azienda Casa Emilia Romagna di Ferrara che, nel dicembre 2018, presentò uno studio di fattibilità nella sostanza ancora rispettoso dei valori ambientali presenti nel luogo.

Nel 2019 venne poi commissionato ad ACER il progetto definitivo di riqualificazione del viale Carducci, che Acer subappaltò ad altro studio tecnico, che elaborò un nuovo progetto, diverso dai precedenti, che prevedeva, tra l’altro, il totale abbattimento di tutti gli alberi adulti, in buona parte pini marittimi, presenti sul viale. Occorre aggiungere che il percorso scelto dal Comune di Comacchio venne nell’aprile 2020 censurato da una delibera dell’ANAC – Autorità Nazionale Anticorruzione, interpellata nel merito dall’Ordine degli Architetti di Ferrara, e che pertanto il nuovo progetto era pesantemente viziato da aspetti di dubbia legittimità.

Sorprendente che la nuova amministrazione del Comune di Comacchio, subentrata alla precedente nell’autunno 2020, anziché annullare il progetto contestato e ripartire dai risultati del concorso, lo abbia fatto proprio emettendo, nell’estate 2021, un bando per la progettazione esecutiva,  vinto da nuovi progettisti che mantengono, forse peggiorandole, tutte le criticità del progetto precedente.

Tutto questo ha provocato la reazione e lo sdegno di molti cittadini che hanno dato vita al Comitato di Salvaguardia Civico Ambientale per cercare di evitare lo scempio dell’abbattimento degli alberi esistenti in viale Carducci e nel viale delle Querce, con iniziative, appelli e anche con esposti alla Procura della Repubblica ed alla Corte dei Conti, Comitato al quale le Associazioni che sottoscrivono il presente comunicato esprimono la propria solidarietà ed il proprio convinto appoggio.

E’ evidente che l’abbattimento delle piante adulte dei viali Carducci e delle Querce, attuato direttamente su iniziativa del Comune di Comacchio con lo scopo dichiarato di “riqualificare”, impedirà in futuro al Comune stesso di negare il permesso di abbattere piante adulte a chiunque ne farà richiesta per iniziative immobiliari volte a “riqualificare” immobili privati, con conseguenze devastanti per la residua qualità urbanistica dei lidi ferraresi già  fortemente compromessa, in passato, da politiche dissennate di espansione edilizia a scapito degli straordinari valori ambientali un tempo presenti  in modo diffuso nella nostra costa.

Le associazioni ambientaliste firmatarie:
Garden Club
Italia Nostra
Legambiente
Lipu
Naturalisti Ferraresi Amici del Delta
Rete Giustizia Climatica
WWF

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di Piermaria Romani

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