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da: Ufficio Stampa Teatro Nucleo

TRE GIORNI DI TEATRO MUSICA E PERFORMANCE PER TUTTI
Una pausa nell’arte alla fine di una stagione ricca di proposte formazione, creazione e spettacolo

Il 3, 4 e 5 Giugno dal pomeriggio al dopo cena, al Teatro Cortazar (Via Ricostruzione, 40 – Pontelagoscuro – Ferrara) e nell’area del Parco “T. Salomoni”, il Teatro Nucleo apre l’oasi del Totem Arti Festival, spettacoli di teatro e musica per tutti, laboratori e performance all’aperto e al chiuso, un’illuminazione del Parco e dell’esterno del Teatro studiata ad arte da Franco Campioni (Accademia Internazionale della Luce). Un momento di festa che conclude un anno intenso di proposte che ha messo a disposizione della comunità, momenti di formazione nelle arti della scena, spettacoli e nuove produzioni che hanno mosso i primi passi proprio lungo le rive di questo tratto del grande fiume.
Per questa quarta edizione “vogliamo porre l’accento sul teatro e le arti quali strumento di trasformazione sociale e di trasmissione della memoria e della conoscenza storica, ma anche dell’arte come diritto e momento indispensabile nella vita dell’individuo e della comunità”.
Il programma si articola in concerti, spettacoli, laboratori, performance per il pubblico di tutte le età, che animeranno il Parco “Tito Salomoni” e il Teatro Cortàzar dal pomeriggio fino alla notte.
Non solo, durante i giorni del Festival nelle ore mattutine avrà luogo un workshop nell’ambito del progetto europeo “ARTS: Alternative Routes To Success” di cui Teatro Nucleo è partner.

Il Festival è ideato e realizzato dal Teatro Nucleo e dall’Associazione Radio Strike, con il sostegno del Comune di Ferrara, della Regione Emilia-Romagna, della Comunità Europea (co-funded by the Erasmus + Programme Of the European Union). Con la collaborazione del Festival dei Diritti, Witòor (eventi in bici, cicloturismo), della piattaforma partecipata Creativa (www.creativanetwork.org). È inserito nell’offerta della Ferrara Turist Card MyFe. Sono partner del progetto il comitato Vivere Insieme di Pontelagoscuro, Borderline (festival delle etichette indipendenti) e l’erboristeria Symbiosis.

Si comincia il 3 giugno alle 16.30 con “Quadri di un’avventura” performance conclusiva delle attività condotte dalla cooperativa Teatro Nucleo nell’ambito del Progetto Teatrale per l’Infanzia sul territorio(ingresso libero). A seguire, alle 18.00, Henri Camembert, giovane componente del collettivo di circo contemporaneo Laden Classe, presente al Cortàzar in residenza artistica lo scorso marzo, proporrà nel parco lo spettacolo di circo “Sdisordine” (ingresso libero). Alle 19 troverà spazio al Totem 2016 la restituzione dell’esperienza “Corpo e azione in rete”, progetto di formazione sulla performance contemporanea che ha visto tra i formatori coinvolti Natasha Czertok, saranno proposte due performance: “Rimbalzi” e “Bestiario universale” (ingresso 5 euro). Di seguito si ritorna al Parco con “Stazione Esmeralda” (ingresso libero), un viaggio intorno al mondo attraverso il canto popolare proposto da “Officine Duende”, gruppo residente al Cortàzar lo scorso autunno. Alle 21.30 va in scena “Il migliore dei mondi possibili” (Ingresso 5 euro) di Magdalena Barile, ispirato al “Candido” di Voltaire, una co-produzione Attodue (partner del Teatro Nucleo nel progetto di residenze artistiche “Cose nuove”) e Murmuris. La prima giornata si conclude con la musica dell’UkuleleRevolverTour (premio MEI come miglior artista italiano di strumenti alternativi) e con The Giant Undertow, entrambi al Parco Salomoni a partire dalle 22.30 (ingresso gratuito).

Sabato 4 giugno “Obsoleta teatro per l’ambiente” apre l’oasi del Totem con “Creature Fantastiche” un laboratorio di costruzione con materiali di riciclo (partecipazione gratuita, informazioni: 327.3379372 Martina), a seguire la compagnia ferrarese A_ctuar propone in prima assoluta al Totem 2016 “F_rankenstein” spettacolo per bambini e ragazzi (ingresso 3 euro). Alle 19.30 chitarre, grancassa, rullante, sonagli, suoni saturi e psichedelia indiana suoneranno nel parco con Elli De Mon One girl band (ingresso libero). Alle 21.30 al Teatro Cortàzar andrà in scena il visionario, surreale, ironico e tagliente “Citizen X” scritto e diretto da Manuela Rossetti (ingresso 5 euro). Alle 22.30 si ritorna nel parco per la “Serata Borderline” a sostegno delle etichette e produzioni indipendenti con i concerti di Cut e Jackson Pollock (ingresso libero).

Domenica 5 giugno si comincia alle 16.30 in Teatro con “Il mondo dei grandi” proposto dal gruppo “Nati dal nulla” composto da ragazzi dai 10 ai 14 anni diretto da Massimiliano Piva (ingresso 5 euro), si continua alle 18 con “Direttori d’orchestra” la bizzarra avventura di due musicisti che provano le quattro stagioni di Vivaldi, uno spettacolo per bambini dai 4 anni proposto dal Teatro Potlach (Fara Sabina, Rieti). Alle 19.30 suona tutta un’altra musica al Parco Salomoni con Carlo Atti in concerto e jam session (ingresso gratuito). Conclude il Totem 2016 “Tenebra” di e con Davide Della Chiara e Natasha Czertok, liberamente tratto da “Cuore di Tenebra” di J. Conrad, produzione del Teatro Nucleo realizzata con il sostegno della Joseph Conrad Society (Uk) (ingresso 5 euro).

Durante il Festival sarà sempre aperta e fruibile nell’area del Parco “Tito Salomoni” la mostra “Sahara occidentale e Palestina. Due popoli occupati” in collaborazione con Il Festival dei Diritti.
Nel corso del Festival sarà sempre presente il punto ristoro a cura di “La Vegana” e il bar offrirà bevande analcoliche e birre artigianali.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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