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Da: Circolo Arci

Al Circolo Arci Bolognesi venerdì 09 novembre 2018, secondo appuntamento con “Do You Live Me?”, rassegna di concerti organizzati dall’APS Massaga Produzioni in collaborazione i due locali di riferimento della musica live a Ferrara, Circolo Arci Bolognesi e Circolo Arci Black Star.
La programmazione prevede 2 concerti al mese (1 per ogni locale) fino a primavera 2019, dove l’associazione ha lo scopo mettere sul palco della città i progetti nazionali che produce insieme ad artisti e band ferraresi di rilievo

EVENTO 9 NOVEMBRE PRESSO CIRCOLO ARCI BOLOGNESI www.facebook.com/events/167410974205869
Inizio concerti ore 22:00. Ingresso gratuito riservato ai soci Arci. Dj Set After Show con Dj Viola

BALTO (rock Misano Adriatico)
Poco più che ventenni, una vita fatta di Università, lavori estivi e treni regionali.
I BALTO scrivono della normalità di ciò che li circonda, vite vissute secondo il loro filtro, quello di chi si rende conto di tutto ma non si rassegna davanti a niente. Il suono sa di rock e rende giustizia alla rabbia e alla voglia di esserci, con tratti più dolci e ritornelli cantabili. Con più di 40 concerti fatti, i BALTO hanno avuto l’occasione di suonare sui palchi di artisti come Canova, Cara Calma, The Fire, etc. toccando diverse regioni fra il centro e il nord Italia.
Info: www.alkarecordlabel.com/artisti/balto
www.youtube.com/watch?v=fZoiTbOBRbk

BLOWJOE (cantautore/pop da Ferrara)
Blowjoe è semplicemente l’esplosione delle idee che attraversano la mente di un giovane italiano, dj, musicista, conduttore radio e videomaker.
Dietro a tutto ciò c’è una missione, ovvero di portare la gioia di vivere, l’amore per la vita, per il sorriso, con svariati mezzi, a questo mondo che, secondo l’artista ferrarese, ne ha urgente bisogno.
www.facebook.com/blowjoemusic
www.youtube.com/watch?v=umtoMtggvkg

Massaga Produzioni è una nuova e giovane Associazione, nata a settembre 2017 da un consolidato gruppo di produttori e musicisti ferraresi, da anni attivi nell’ambito discografico nazionale, allo scopo di svolgere tutte le attività inerenti alla divulgazione dell’arte musicale.
Nell’arco del primo anno di attività, ha dato vita a diversi progetti di artisti nazionali, seguendo le fasi di produzione ma anche di progettazione della promozione, oltre alla realizzazione di videoclip e concerti. www.massagaproduzioni.it – www.facebook.com/massagaproduzioni

IL CALENDARIO FINO A DICEMBRE 2018
BLACK STAR
16 novembre 2018 I Plebei + Delef
23 novembre 2018 Mr.Hope + Enrico Cipollini
28 dicembre 2018 On The Moon + Mery Pollege

CIRCOLO BOLOGNESI
09 novembre 2018 Balto + BlowJoe (Dj Viola)
14 dicembre 2018 Leonardo Angelucci + Argento (Dj Audjokan)

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Arci Ferrara


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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