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da: organizzatori

Inaugurazione venerdì 26 giugno ore 18.00 (via Foro Boario 113). Un percorso guidato attraverso le soluzioni più efficienti per ridurre i consumi di energia nelle abitazioni private, nelle aziende e negli edifici pubblici

Un centro di orientamento al risparmio energetico alla portata di tutti: famiglie, amministratori di condominio, aziende, architetti e costruttori.
È questa la missione di A+, che venerdì aprirà i battenti a Ferrara, guidando i visitatori in un percorso a 360° attraverso le soluzioni più efficienti per ridurre i consumi di energia.
Dai gesti quotidiani ai sistemi più evoluti di coibentazione, alimentazione energetica, illuminazione, riscaldamento e climatizzazione. Tante risposte a un’unica domanda: come abbassare i consumi, rispettando l’ambiente e aumentando il valore dell’immobile?

Un percorso guidato

Si inizia dai comportamenti responsabili che ognuno di noi dice di conoscere ma che non sempre traduce in gesti quotidiani: spegnere la luce quando si esce da una stanza, chiudere il rubinetto mentre ci si insapona, fare attenzione alle spie degli elettrodomestici (sono tante e finiscono con l’incidere troppo…).
Il percorso poi si snoda attraverso i sistemi di isolamento per tutte le tasche e le situazioni: dall’intonaco a base di canapa da sovrapporre a quello esistente, ai “cappotti” con coefficienti di rispamio crescenti, fino alle abitazioni in legno di Casa Clima a consumo zero e oltre.

Nell’area dei sistemi di riscaldamento, scopriamo che un calorifero a pellet è sufficiente per soddisfare i bisogni di un’intera abitazione, così come la disponibilità di legna da ardere, unita a un sistema efficiente, può eliminare la bolletta per intero.
Ed è possibile familiarizzare con un impianto fotovoltaico, toccare con mano i pannelli solari di ultima generazione e ripercorrere la storia delle lampadine, da quelle a incandescenza ormai obsolete fino ai prodotti a led più efficienti. Il centro A+ ci mostra anche come moltiplicare la potenza della luce del sole, mediante un sistema di lenti semplice e geniale al contempo.

Il percorso si conclude mostrando i vantaggi della domotica: soluzioni smart per programmare e controllare a distanza, in maniera intelligente, le funzioni domestiche che presidiano i fabbisogni energetici.

Abbassare i consumi subito

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L’inaugurazione è aperta a tutti

L’appuntamento per il taglio del nastro del centro A+ è venerdì 26 giugno alle ore 18.00 (Ferrara, via Foro Boario 113), alla presenza delle istituzioni locali, dei rappresentanti delle categorie economiche e di tutti i cittadini che vorranno saperne di più.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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