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Da ufficio stampa intercultura

Dal 17 al 25 marzo una delegazione di 8 studenti stranieri sarà ospite presso le famiglie e le scuole superiori di Ferraraper uno scambio culturale su usi e costumi dal mondo, organizzato dai volontari del Centro locale di Intercultura di Ferrara.

Sono otto tra il migliaio di studenti provenienti da tutto il mondo accolti da una famiglia italiana per periodo che può variare dall’anno scolastico al mese estivo.Questi adolescenti stanno studiando in una nostra scuola, imparando non solo la nostra lingua, ma soprattutto la nostra cultura, i nostri usi e i nostri costumi. Durante la “settimana di scambio” arriveranno da diversi centri locali di Intercultura posti in altre regioni italiane: Aino dalla Finlandia, Zihao dalla Cina, Channing dagli Stati Uniti, Szilvia dall’ Ungheria, Jonas e Victoria dalla Danimarca, Nur dall’ Indonesia e Paola dal Messico. Ad accompagnarli saranno degli chaperon molto speciali, 4 studenti stranieri che da settembre stanno vivendo a studiando a Ferrara e nella sua provincia: Carlos Mateo dalla Colombia, Adrienn dall’Ungheria, Yuanshu dalla Cina e Yanisa dalla Thailandia.

Denominatore comune del fitto programma di attività e incontri è quello di andare alla scoperta dell’identità italiana, vista attraverso gli occhi nuovi di giovani studenti stranieri che stanno imparando a conoscere la nostra cultura al di là degli stereotipi e dei pregiudizi che ingabbiano ogni cultura, prima che venga conosciuta.

Difatti il programma studiato dai volontari di Intercultura di Ferrara, dal titolo “Terra per sostenere la terra”, prevede la frequenza a scuola attraverso un percorso strutturato in collaborazione con il liceo delle Scienze Umane Carducci e il liceo Artistico Dosso Dossi,conmomenti di riflessione sull’educazione alla mondialità ispirati ai temi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

Sono, inoltre, previste visite alla scoperta delle peculiarità del territorio: i ragazzi saranno ospitati dalla Contrada di San Giorgio, andranno in bicicletta lungo le mura di Ferrara, visiteranno Venezia, Bologna e le valli di Argenta con il suo EcoMuseo.

Inoltre, il 23 marzo alle ore 14.30 presso la sala del Consiglio Comunale ci sarà un incontro con il Vice Sindaco Maisto e il capo ufficio stampa del comune di Ferrara Alessandro Zangara per riflettere sull’utilizzo da parte dei giovani dei diversi mezzi d’informazione e sulla libertà di stampa in diversi paesi del mondoin un’ottica di educazione alla mondialità. Lo scopo dell’incontro è di dare ulteriore significato alle attività della settimana facendo porgere il benvenuto agli ospiti da parte di un’Autorità civile del territorio che crede fortemente nell’investimento sulla formazione internazionale dei giovani, riconoscendo l’importanza che questa esperienza di vita e di studio all’estero ha nel bilancio della formazione personale di chi ha affrontato un anno all’estero lontano da casa, non solo sul piano delle lingue e delle competenze pratiche, ma anche e soprattutto nella capacità di affrontare al meglio le difficoltà e le sfide del mondo dello studio e del lavoro. I ragazzi e le ragazze di Intercultura avranno così modo, anche solo presentandosi, di esprimere la gratitudine per l’ accoglienza che questo territorio riserverà loro durante la settimana.

Questo progetto rientra nell’ambito dellenumerose attività promosse dal gruppo di volontari di Ferrara dell’Associazione InterculturaOnlus che dal 1955 è attivamente impegnata all’educazione alla mondialità inviando all’estero ogni anno centinaia di studenti italiani e accogliendone altrettanti in Italia, provenienti da tutti e 5 i continenti. Altre importanti protagoniste di questi “incontri che cambiano il mondo” saranno lefamiglie della zona che hanno dato la disponibilità a condividere con questi giovani ambasciatori del mondo un po’ della propria quotidianità. Saranno loro, grazie alla curiosità di vivere un’esperienza nuova e stimolante, l’elemento principale di arricchimento di questi giorni all’insegna dell’interculturalità, senza il filtro degli stereotipi.Questa settimana di didattica interculturale darà il via alla nuova campagna di accoglienza anche in quest’area. Infatti i volontari locali sono anche quest’anno alla ricerca di famiglie che accettino la sfida di accogliere il mondo in casa e imparare dalle diversità culturali anche senza spostarsi da casa.

Per ricevere maggiori informazioni sul programma della Settimana di scambioe sulle attività di Intercultura è possibile contattare Alessandra Cuccati,responsabile dell’ospitalità dei ragazzi stranieri del Centro locale di Ferrara all’indirizzo mail acuccati@hotmail.itoppure visitare il sito dell’Associazione all’indirizzo www.intercultura.it.

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di Piermaria Romani

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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