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da: ufficio stampa Ferrara Fiere Congressi

Il Ferrara Balloons Festival, l’evento sulle mongolfiere più importante in Italia e tra i principali in Europa, si avvicina al secondo weekend al Parco urbano “Giorgio Bassani” di Ferrara, dove proseguirà fino a Domenica 21.
La manifestazione, giunta alla decima edizione e organizzata dal Comune e dalla Provincia di Ferrara, con il supporto di A.T.I. Mongolfiera, ha recentemente ottenuto dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, la Medaglia di rappresentanza in quanto evento meritevole nei rapporti con la società civile e dal Ministero del Turismo il riconoscimento di “Patrimonio d’Italia”.
Il programma della giornata di Venerdì 12 si aprirà immancabilmente con i voli dei giganti dell’aria: le mongolfiere degli equipaggi italiani e stranieri coinvolti nel Festival spiccheranno il volo libero alle 7.30 e alle 17, mentre i decolli vincolati si svolgeranno in successione dalle 17.30 alle 20.30.
Alle 8.30 suonerà per l’ultima volta la campanella dell’“Educamp – Scuole aperte per ferie!”, il campo multidisciplinare promosso dal CONI – Comitato Regionale Emilia-Romagna, che propone ai bambini dai 6 ai 14 anni sport e attività formative fino alle 18.00.
Dalle 9 alle 20 sarà pienamente operativo lo stand interattivo dell’Aeronautica Militare – C.O.A. Poggio Renatico, dove sarà possibile ammirare alcune delle strumentazioni di punta dell’AM.
Nella stessa fascia oraria, il pubblico baby del Festival potrà prendere parte ai laboratori didattici a cura di Dopla-Wigo.
Il pomeriggio al Parco urbano inizierà all’insegna dello sport, alle 16, con le prove libere di tiro l’arco, sotto la guida attenta e qualificata degli istruttori della Compagnia Arcieri e Balestrieri Filippo degli Ariosti, e quelle di duathlon (bicicletta e corsa), a cura del C.U.S. Ferrara Triathlon.
Dalle 16 alle 22 la Città Magica allestita dall’Ente Palio di Ferrara e dal Rione Santo Spirito accoglierà i visitatori nel proprio mercato rinascimentale, offrendo spettacoli di rievocazione storica e ottimi piatti della tradizione da gustare presso la locanda “La Sganzega”.
Di nuovo sport alle 17.30 e alle 18, rispettivamente con l’esibizione di pattinaggio artistico a cura dell’A.S.D. Quadrifoglio e con la lezione dimostrativa e le performance di Ju Jitsu promosse dall’A.S.D. Ju Jitsu Italia – sezione di Ferrara.
Occhi puntati al cielo alle 18 e non solo per i voli delle mongolfiere: a quell’ora atterrerà, infatti, al Parco Bassani l’elicottero NH500 dell’Aeronautica Militare.
Dopo il tramonto, terminate le partenze dei balloons, sarà di scena la musica, per chiudere la serata sulle note dei Bitter Coconut Deadfire e Dj Fist, al Camelot Cafè, oppure per ascoltare la Big Solidal Band presso la Città Magica.

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FERRARA FIERE CONGRESSI


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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