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da: Ferrara Baseball

La squadra estense vuole interrompere il digiuno che dura da tre partite: contro Treviso e Venezia c’è aria di rivincita. Al Motovelodromo anche il Badia Polesine.

In arrivo la decima giornata di campionato LAB, e il Ferrara Baseball è già pronto ad aprire le porte di casa a tre vecchie conoscenze: al Motovelodromo arriveranno, domenica 28 giugno, il Libertas Fenice Venezia, il Treviso Baseball e i Drunkballs di Badia Polesine, per animare un quadrangolare che promette scintille. In palio punti importanti per la classifica e per il morale, per tutti opportunità di volare alto e scrollarsi dal gobbo le proprie streghe.
Tutte le formazioni hanno viaggiato fin qui ad alti e bassi, e dunque non si può azzardare nessun pronostico; per gli estensi, più avanti nel ranking e reduci dalle sfide luci e ombre contro la corazzata Padova, questa sarà in ogni caso una sorta di prova di maturità: calendario alla mano, a seguire non ci sarà molto tempo per esami di riparazione.
Nessun incrocio coi Drunkballs, più volte affrontati a inizio stagione: il gruppo guidato dai fratelli Spedo punta a spezzare contro le altre venete la propria lunga crisi di risultati, giocandosela con le altre venete nelle ore più calde.
I ragazzi del Castello apriranno invece la giornata incrociando le mazze coi veneziani: per i padroni di casa voglia di riscatto, visto che l’unico precedente stagionale assegnò la vittoria dei lagunari al termine di una vigorosa ma sfortunata rimonta estense.
Seconda opportunità anche contro Treviso, nel match del pomeriggio: la formazione di Lucio Tirri è stata fino ad ora l’unica a passare sul campo del duca, dimostrando nella circostanza le giuste dosi di muscoli ed idee.

Il roster allenato da Benetti dovrà provarci contro tutte, l’obiettivo è tornare alla vittoria che manca da tre incontri: i tempi sembrano maturi, essendo il morale alto e in miglioramento la condizione fisica del gruppo; dall’infermeria potrebbe finalmente uscire Max Salmi, out dal precampionato, mentre sul monte si attende il ritorno del solido Abetini.
A disposizione anche il polivalente Bettoni, afflitto nelle scorse settimane da acciacchi muscolari.
Cancelli aperti dalle ore 10, punto ristoro aperto tutto il giorno: al Motovelodromo si spera nel pubblico delle grandi occasioni (il tam tam sui social è arrivato a 1400 inviti, meglio portarsi la sedia da casa), considerata la delicatezza dell’impegno.
Per affrontare il quale la Società estense si appresta a inaugurare la nuova divisa, presentata in settimana dal Presidente Squarzanti: jersey bianco, font e righe blu royal: davvero molto bella, speriamo porti bene.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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