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da: ufficio stampa Ascom Ferrara

Promossa da Commissione Difesa Vista con il Patrocinio del Ministero della Salute e dopo aver toccato le città di Milano, Padova, Torino, Firenze, Genova e Bologna – dove vi è stata una grande partecipazione da parte dei cittadini – l’iniziativa “I Mesi della Vista” arriva a Ferrara ed esattamente sarà sabato 22 febbraio in piazza Cattedrale all’interno della sala congressi del Leon d’Oro a partire dalle ore 10.00 e fino alle 18.00.
“Si tratta di una bella ed efficace iniziativa – commenta Giulio Felloni presidente provinciale di Ascom Ferrara – che abbiamo sostenuto fin da subito e con entusiasmo attraverso il nostro sindacato di settore Federottica che lavorerà fianco a fianco con i medici oculisti. In un momento complesso per la città ed il territorio si tratta di un momento di utile i prevenzione grande valenza sanitaria e sociale a favore delle famiglie e che ovviamente valorizza i nostri ottici associati. Sarà ‘un occasione per vitalizzare comunque il centro storico nel quale attrarre visitatori in un week end che vede numerosi appuntamenti tra cultura, gioco e sociale”. In modo congiunto oculisti e ottici – seguendo un protocollo condiviso e sotto l’egida di CDV – eseguiranno esami e controlli gratuiti ad adulti e bambini. Dopo una anamnesi per valutare la presenza di vizi di refrazione o di patologie oculari in famiglia, gli oculisti effettueranno un’analisi del tono e del fondo oculare e gli ottici procederanno con l’esame della refrazione e il Test di Amsler per determinare l’efficienza visiva, suggerire soluzioni e stabilire la presenza dei sintomi di una degenerazione maculare.
Soddisfatto il presidente di Federottica Ferrara Roberto Ardizzoni: “E’ un’ iniziativa che vede per la prima volta la convinta collaborazione congiunta ottici e medici oculisti fianco a fianco in un grande lavoro di prevenzione sulla popolazione. Ci auguriamo che questa giornata di Screening gratuito sulla vista trovi il gradimento dei ferraresi e crediamo che questo progetto debba diventare un appuntamento costante e periodico”. Un progetto che appunto l’unione delle forze con il personale medico della Clinica Oculistica dell’Arcispedale Sant’Anna: “Questa giornata – spiega Francesco Carpenteri in rappresentanza appunto dei medici che collaboreranno allo Screening – può rappresentare un’occasione importante per la prevenzione di alcune patologie oculari o per un ‘eventuale riscontro di anomalie. In più, professionalmente, permette di rafforzare la collaborazione tra i medici oftalmologi e gli ottici, figure professionali complementari”.

Il progetto “i Mesi della Vista”:
nasce dalla Commissione Difesa Vista – attualmente composta da ANDOM (Associazione Nazionale Distribuzione Ottica Moderna), Assogruppi Ottica, Federgruppi Ottica, Federottica, ANFAO-Mido, SOI (Società Oftalmologica Italiana) e Vision + Onlus – che è da sempre attenta a promuovere sul territorio nazionale iniziative speciali come questa, a sostegno di una cultura della visione e una pratica della prevenzione attenta e costante. I dati purtroppo sono allarmanti e testimoniano un atteggiamento degli italiani verso la propria salute oculare a dir poco superficiale: ben 1 su 5 non si preoccupa della propria vista e oltre il 60% non si è mai sottoposto ad un controllo specialistico negli ultimi 3 anni, inoltre il 70 % dei genitori non ritiene necessaria una visita oculistica per i propri figli. «La prevenzione è la nostra arma migliore e per questo è fondamentale un’azione sinergica di tutte le categorie coinvolte: ottici e oculisti devono lavorare fianco a fianco per promuovere un atteggiamento proattivo dei singoli verso la propria salute oculare», spiegano dalla Commissione Difesa Vista «Questo nuovo progetto mira a sottolineare – oltre alla necessità di un test periodico dell’efficienza visiva per conservarla al meglio – l’importanza di promuovere azioni pratiche di controllo e prevenzione sul territorio».
La campagna di screening gratuiti “I Mesi della Vista” – che da ottobre 2013 a marzo 2014 coinvolge dieci città italiane – ha il sostegno di Mido, Mostra Internazionale di Ottica Optometria e Oftalmologia, principale sponsor di Commissione Difesa Vista e Essilor che mette a disposizione i suoi strumenti professionali più sofisticati e all’avanguardia come il Visiotest.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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