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Da Eurelab

Parte per la prima volta il progetto gratuito accolto con entusiasmo da docenti, alunni e Istituzioni iniziato nel 2013 in Piemonte. Il 21 settembre arriveranno in Italia i 2 giovani americani
che affiancheranno i docenti di lingua dell’Ist. Dante Alighieri e dell’Ariosto

Torino, 20 settembre 2017 – Sta per partire per il primo anno nella città emiliana il progetto Teacher Assistant di WEP realizzato in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale dell’Emilia Romagna e che in Piemonte, in quattro anni, ha coinvolto circa 14.000 studenti e 100 istituzioni scolastiche. Il progetto, che permette a ragazzi stranieri provenienti da America, Canada, Australia, Francia, Germania e Inghilterra di affiancare per dodici settimane gli insegnanti di lingua durante le ore di lezione, sarà attivato presso il Liceo L. Ariosto e l’Istituto Dante Alighieri. I Teacher che assisteranno i docenti delle due scuole ferraresi sono Rachel Aileen Ford, 22enne di Columbia e Graciela Martinez, 24enne di Houston.

Le due giovani insegnanti arriveranno a Torino giovedì 21 settembre e visiteranno il capoluogo piemontese durante due giorni di Orientation prima di recarsi presso le famiglie di Ferrara che le ospiteranno. La collaborazione tra un’organizzazione privata e un’istituzione pubblica, insieme alla gratuità del progetto, è risultata vincente. La formula infatti, semplice e flessibile, e la durata (tre mesi) permettono di far convergere esigenze didattiche e organizzative senza costi aggiuntivi per le istituzioni scolastiche. I giovani insegnanti sono selezionati da WEP, mentre le scuole provvedono a organizzare l’ospitalità in famiglia dei ragazzi stranieri. La professoressa Gabriella Tealdo, dell’IC1 di Acqui Terme che aderisce fin dal primo anno al progetto racconta così l’esperienza: “Avere questi ragazzi in classe è una risorsa per le scuole. Nonostante l’età, l’autorità della loro competenza linguistica fa sì che gli studenti li prendano come punto di riferimento, molto più di noi insegnanti. Il contatto umano che si crea con chi ha pochi anni in più stimola curiosità e voglia di imparare. Mi auguro che possa esserci fornita anche il prossimo anno questa possibilità.”

Per informazioni:
tel. 011/6680902
info@wep.it
http://www.wep.it

WEP è un’organizzazione internazionale al servizio dei giovani, che segue ogni anno circa 4000 ragazzi in partenza dall’Italia verso 65 Paesi e in arrivo nella nostra penisola da tutto il mondo. I suoi programmi comprendono: soggiorni di gruppi scolastici durante l’anno (stage linguistici) o durante l’estate (vacanze-studio); corsi di lingua all’estero; programmi di lavoro, stage e volontariato all’estero; i programmi “High School” per i ragazzi delle superiori per trascorrere un trimestre, un semestre o un anno scolastico all’estero.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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