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Da: Ufficio Stampa Jazz Club Ferrara

In occasione del workshop di Joëlle Léandre – lunedì 2 dicembre – l’apprezzata contrabbassista francese si esibirà in duo con un altro maestro dell’improvvisazione, il trombonista Giancarlo Schiaffini. Anticipa il concerto l’aperitivo a buffet al wine bar del Torrione, lo segue l’imprevedibile jam session.

In occasione del seminario di Joëlle Léandre nato da un’idea di Mauro Rolfini – lunedì 2 dicembre a partire dalle ore 20.00 – l’apprezzata contrabbassista francese si esibirà in duo con un altro maestro dell’improvvisazione, il trombonista Giancarlo Schiaffini.
La contrabbassista, improvvisatrice e compositrice francese Joëlle Léandre è tra le figure di spicco della scena creativa internazionale. Originaria di Nantes, classe 1951, Léandre è stata insignita di numerosi riconoscimenti internazionali che le hanno consentito di perfezionarsi e successivamente insegnare in prestigiosi college come il Mills College di Oakland in California. L’originale attitudine creativa e performativa che la contraddistingue da sempre, l’ha condotta ad esibirsi sui palcoscenici più prestigiosi del mondo.
Trovandosi indistintamente a suo agio negli ambienti della musica contemporanea, del jazz e della più libera improvvisazione, Léandre ha collaborato con artisti del calibro di Morton Feldman, John Cage, Giacinto Scelsi, Steve Lacy, Aldo Clementi, Derek Bailey, Anthony Braxton, George Lewis, Evan Parker, Irene Schweizer, William Parker, Hamid Drake, Fred Frith e John Zorn solo per citarne alcuni.
Sono circa una quarantina gli artisti che hanno composto appositamente per lei, mentre coreografi e danzatori come Yano, Dominique Boivin, Mathilde Monnier, Elsa Wolliaston e Josef Nadj hanno richiesto il suo prezioso contributo. Con all’attivo oltre 180 album, è stata recentemente nominata ‘Chevalier de l’Ordre National du Mèrite’ e ‘Chevalier de l’ordre des Arts e des Lettres’. Al Torrione dialogherà col trombone di Giancarlo Schiaffini: ideale compagno di viaggio per inoltrarsi lungo sentieri a briglia sciolta.
Anticipa la performance l’aperitivo a buffet accompagnato dalla selezione musicale di France Dj, lo segue l’imprevedibile jam session.

Informazioni:
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com
Infoline 331 4323840 tutti i giorni dalle ore 12:00 alle ore 22:00

Dove:
Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara. Se si riscontrano difficoltà con dispositivi GPS impostare l’indirizzo Corso Porta Mare, 112 Ferrara

Costi e orari:
Il Jazz Club Ferrara è un’associazione culturale affiliata ad Endas
Ingresso € 5
Ingresso + tessera Endas € 15
Ingresso + tessera Endas studenti Unife € 10

Apertura biglietteria 19.30
Aperitivo con dj set a partire dalle ore 20.00
Concerto dalle ore 21.30
Jam session dalle ore 23.00

NB: non si accettano pagamenti POS

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JAZZ CLUB FERRARA


PAESE REALE

di Piermaria Romani

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
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Francesco Monini
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