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Da: Ufficio Stampa Ferrara Off Teatro

Più di 7000 visualizzazioni per la quarta edizione dell’iniziativa in streaming.

La quarta edizione di Ferrara Monumenti Aperti si è conclusa con più di 7000 visualizzazioni, da tutta l’Italia, della video première sui canali Youtube e Facebook, dedicati alla manifestazione a livello locale e nazionale, e su quelli di Ferrara Off.

La quarta edizione di Ferrara Monumenti Aperti si è conclusa con più di 7000 visualizzazioni, da tutta l’Italia, della video première sui canali Youtube e Facebook, dedicati alla manifestazione a livello locale e nazionale, e su quelli di Ferrara Off.
Durante la diretta nazionale, che sì è tenuta su web tv da Cagliari nel fine settimana del 5 e 6 dicembre, erano già stati creati collegamenti con Ferrara – che, in rappresentanza dell’Emilia Romagna, ha partecipato all’evento insieme a Lombardia e Puglia, oltre che alla Sardegna – ed erano state mostrate alcune immagini in anteprima dell’edizione ferrarese, che si è svolta integralmente sabato 12 e domenica 13 dicembre.
L’inedita natura della manifestazione del 2020 (che, come anticipato, a livello nazionale si è realizzata nei giorni 5 e 6 dicembre) – patrocinata dal Comune di Ferrara, coordinata dalla ONLUS cagliaritana Imago Mundi e organizzata dall’Associazione Culturale Ferrara Off in collaborazione con Fondazione Ferrara Arte – ha permesso al vasto pubblico del web di avvicinarsi virtualmente a Ferrara e alla sua affascinante evoluzione. Ventuno classi, di undici differenti scuole, per ventuno video-racconti, due giorni di proiezioni in prima visione su Facebook e YouTube, per ripercorrere la storia della città estense, dalle origini a oggi. Accanto al percorso storico, in ordine cronologico, anche un focus dedicato all’arte e alla sua evoluzione a Ferrara.
Cinquecento studenti coinvolti, cinquanta operatori tra insegnanti e collaboratori, fondamentale l’apporto creativo alla narrazione dei suggerimenti forniti dallo scrittore Luigi Dal Cin e l’intervento dei formatori teatrali dell’Associazione Ferrara Off.
“Credo che progetti come Monumenti Aperti abbiano un forte valore formativo, perché consentono di conoscere epoche, vicende, monumenti, opere d’arte della nostra città attraverso l’impegno attivo dei giovani partecipanti. Potremmo dire che si tratta di un grande progetto che stimola la “cittadinanza attiva” fin dalla più giovane età, in quanto rende consapevoli dell’identità attuale e dei percorsi storici che hanno condotto al nostro presente, insegna ad amare ed apprezzare il patrimonio inestimabile che ci circonda e, pertanto, a valorizzarlo e salvaguardarlo. Gli studenti di oggi saranno i cittadini di domani: è importante che conoscano, apprezzino e sentano propria la città straordinaria nella quale vivono. Per Ferrara è importante esserci in una situazione così difficile e dolorosa. Quest’anno ha visto molti lutti, molte difficoltà, un cambiamento drastico e drammatico nelle nostre abitudini di vita. Purtroppo, ci ha tolto anche, praticamente da marzo ad oggi, la cultura, non potendo più assistere a spettacoli teatrali, di danza o musicali, visitare mostre e musei, frequentare biblioteche. Si è trattato di una mancanza di non lieve entità perché, nei momenti più difficili per le comunità, la cultura può rappresentare un forte elemento per lenire disagi individuali e collettivi. Avere monumenti, teatri e musei chiusi è una sofferenza nella sofferenza ed è importante per Ferrara farli conoscere, sia pure in forma virtuale, grazie all’entusiasmo di tutti coloro che sono stati coinvolti in questo progetto, gli studenti e i loro insegnanti prima di tutto”.

“Il grazie sentito di Imago Mundi – ha detto Massimiliano Messina,Presidente della Onlus cagliaritana – va alla città di Ferrara, al Comune e alla comunità tutta, alla Fondazione Ferrara Arte, a Ferrara Off per il lavoro profondo svolto, organizzativo, di coordinamento, di alto valore didattico, pedagogico, documentario e documentale, che in tempi estremamente difficili ci restituisce innanzitutto una scuola viva, reattiva, carica di stimoli, attraverso gli insegnanti, i bambini, i ragazzi e tutti gli operatori coinvolti, che sono il cuore fondante del progetto Monumenti Aperti. Un segnale davvero incoraggiante, un’iniezione di speranza, energie positive, esperienze, di cui faremo tesoro in prospettiva futura. Ferrara, seppure in condizioni complicate e con un ‘format’ della manifestazione necessariamente rimodulato, si conferma un esempio virtuoso, una best practice del come Monumenti Aperti, iniziativa nata quasi venticinque anni fa a Cagliari, possa essere realizzata con successo in altri contesti e realtà, da portare come testimonianza a livello nazionale, e non solo”.
“Era un’edizione davvero straordinaria per noi – ha dichiarato Monica Pavani, Presidente dell’Associazione Ferrara Off – resa tale da tutte le incognite che l’emergenza sanitaria ha generato anche in tutto il settore scolastico. Nonostante le incertezze, “La Storia di Ferrara” e i focus relativi a “L’evoluzione dell’Arte a Ferrara” sono stati magistralmente narrati nei videoracconti realizzati dai cinquecento alunni delle ventuno classi della scuola Primaria e Secondaria di primo grado del nostro territorio, che a maggio avevano aderito al progetto. Il nostro grazie va alle insegnanti, che anche in questo periodo difficile, con dedizione e passione si sono lasciate guidare, facendo loro un progetto didattico – recentemente insignito dalla Medaglia del Presidente della Repubblica – che prima di ogni altra cosa è esperienza umana di scambio di saperi”.

L’intera raccolta, composta da quasi sette ore di video-racconti, resterà a disposizione online sul canale YouTube di Monumenti Aperti nazionale, come un archivio didattico sempre accessibile.

Per informazioni: Ferraraoff.it – info@ferraraoff.it

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di Piermaria Romani

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5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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