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Da: Ella studio

La giunta comunale ha assegnato ulteriori 20mila euro al Consorzio Visit Ferrara per nuovi progetti di promo-commercializzazione turistica e per collegare il mare alla città d’arte.

La nuova giunta di Ferrara guidata dal sindaco Alan Fabbri punta sul turismo. Il Comune ha appena assegnato ulteriori 20mila euro di finanziamento al Consorzio Visit Ferrara, che unisce numerosi operatori turistici di tutta la Provincia all’insegna della promo-commercializzazione del territorio collegando il mare con le città d’arte. I fondi si aggiungono al contributo annuale che normalmente viene affidato al consorzio, per portare avanti i tanti progetti intrapresi al fine di rendere Ferrara e la sua provincia una destinazione appetibile per tutto l’anno. In particolare, i nuovi finanziamenti serviranno a sostenere l’iniziativa di Visit Ferrara dal titolo “Alla scoperta di Ferrara tra arte, mare e natura”.
«Un’azione importante di cui ringraziamo il sindaco, l’assessore al turismo Matteo Fornasini e l’amministrazione comunale, per l’efficienza e la tempestività nell’investire nel settore turistico – sottolinea Ted Tomasi, presidente del Consorzio Visit Ferrara -. Grazie alla collaborazione pubblico-privata avremo risultati tangibili in termini di presenze e la possibilità di strutturare al meglio la pianificazione turistica anche nei periodi di minore flusso». Nello specifico, sarà dato spazio ad iniziative per attrarre e accompagnare i turisti che ad agosto sono in vacanza nei Lidi nella città ferrarese, sia tramite soluzioni di trasporto speciali, sia attraverso pacchetti turistici. Sono già in programma alcune giornate con aperture serali straordinarie del Castello Estense, in occasione delle quali i visitatori del mare saranno accolti dalle strutture ricettive ferraresi, anche in concomitanza con il Ferrara Buskers Festival.
L’obiettivo del Consorzio Visit Ferrara è quello di aumentare la proposta turistica e di avere la possibilità di ottenere un contributo pluriennale sulla promozione, al fine di migliorare la pianificazione, le sinergie ed ottenere risultati ancora più importanti.
Con i nuovi fondi, si potrà adottare una piattaforma web per fare analisi sui dati previsionali e i dati storici legati alle prenotazioni turistiche, in tempo reale. La piattaforma sarà alimentata dai dati dei singoli hotel e strutture aderenti al consorzio, per ricevere grafici sui vari aspetti relativi alla destinazione: capire la domanda turistica che ci sarà nei mesi futuri, le tipologie di target, i prezzi, comprendere come sta andando un determinato evento. Dati da incrociare con quelli storici.
Inoltre sarà implementata una “skill” dedicata alle informazioni sulla destinazione ferrarese e i suoi eventi, per le strutture dotate dello smart speaker Alexa.
«Nel ringraziare l’amministrazione comunale per l’attenzione che sta dando al turismo – dice Zeno Govoni, vicepresidente di Visit Ferrara – rivolgo un appello agli operatori turistici che non fanno parte del consorzio ad unirsi, in modo che Visit Ferrara diventi ancora più rappresentativo della nostra destinazione e possa portare avanti progetti e risultati ancora più significativi, e ad avere la forza di raggiungere nuovi mercati turistici».

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di Piermaria Romani

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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